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Palazzine sgomberate a Ortona, il presidente dell'Ater Tavani: "Stiamo facendo la nostra parte dall'inizio"

Domani i responsabili e i tecnici dell'azienda incontreranno inquilini e proprietari dei due edifici

"Stiamo facendo la nostra parte fin dalla notte del 6 ottobre". Così il presidente dell'Ater Chieti, Antonio Tavani, dopo lo sgombero di altre due palazzine adiacenti a quella di via 28 dicembre, a Ortona, sotto sequestro da 20 giorni dopo il cedimento di alcuni pilastri.

Tavani spiega che l'azienda ha adottato "almeno tre soluzioni di monitoraggio per capire come e dove si sta muovendo la nostra palazzina, incaricando tecnici di comprovata e chiara fama per valutarne i dati. E abbiamo report costanti. Abbiamo dato vita a lavori di immediata urgenza - incalza - che ci consentono in queste ore di consegnare al Comune di Ortona 8 appartamenti, ristrutturati e pronti, altresì arredati, da assegnare alle famiglie evacuate con la prima ordinanza di sgombero".

"Inoltre - aggiunge il presidente - abbiamo istituito un tavolo di emergenza al quale abbiamo invitato a partecipare tutte le istituzioni interessate, a nostro giudizio, da questa emergenza; istituzioni che, ognuno per le proprie competenze, dovranno fare la propria parte, anche e soprattutto oggi verso le ulteriori 16 famiglie che sono destinatarie della nuova ordinanza di sgombero firmata dal sindaco di Ortona. È evidente - incalza - che nel frattempo si è abbattuta una corrispondenza inenarrabile di amministratori e responsabili di autogestioni, i quali, improvvisamente evidentemente preoccupati, pretendono ad horas controlli e rassicurazioni sullo stato di salute dei fabbricati Ater".

"Per fare questo- prosegue Tavani - ci vogliono risorse, economiche e tecniche, che un ente in via di ristrutturazione finanziaria come il nostro necessariamente non può disporre nell'ordinario immediato. Chiediamo che Regione Abruzzo, Comune di Ortona e tutti i Comuni interessati siedano a fianco a noi in un tavolo di responsabilità istituzionale dove insieme, anche grazie agli strumenti oggi disponibili quali il 110 Superbonus e il PNRR, si possa dare una risposta generale e definitiva a questa grande problematica di manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico, che non può essere limitata solamente a quello di Ater Chieti. Sia questa l'occasione per fare scelte coraggiose e lungimiranti", è l'invito.

Domani mattina (giovedì 28 ottobre), il presidente, il direttore e la struttura tecnica saranno in piazza 28 ottobre per incontrare gli inquilini Ater e i due proprietari delle palazzine 2 e 3. 

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