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"C'è carenza di personale": nuovo sit-in di protesta degli operatori socio sanitari

Nell'incontro con i vertici Asl è stato ribadito il numero attuale di Oss, smentito però dai fatti. Fp Cgil, Nursind, Nursing Up e Usb organizzano un nuovo presidio per chiedere la proroga dei contratti in scadenza

“Basta alla contrapposizione tra precari e idonei e subito la proroga dei contratti Oss in scadenza”. Lo chiedono alla Regione le segreterie provinciali di Fp Cgil Chieti, Nursind, Nursing Up e Usb, annunciando un nuovo presidio di protesta per martedì 18 luglio 2023, dalle 9,30 alle 12, davanti alla palazzina Sebi della Asl di Chieti.

“Dall’incontro tra le organizzazioni sindacali, vertici Asl 2 e assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo, è stato confermato il numero di operatori socio sanitari come piano di fabbisogno – dicono i sindacati - non occorrono altri Oss! Diventa lecito porsi degli interrogativi sul criterio di valutazione e del numero del personale, al netto di quelle considerazioni e condizioni, che a nostro avviso diventano determinanti per non incorrere in errore tra quello che numericamente risulta nei terminali e quello che oggettivamente compone la pianta organica delle unità operative e dei servizi. Ossia di quale sia la reale forza lavoro”.

“Probabilmente nella valutazione del dg non si è tenuto conto che gli Oss hanno sostituito l’ausiliariato e gli infermieri generici ed i numeri non sono certo sufficienti per coprire il reale fabbisogno – precisano - Non si è tenuto conto delle prescrizioni che per diversi operatori le stesse prevedono la ricollocazione in attività diverse, anche di segreteria; delle inidoneità per gravi motivi di salute, mai rimpiazzati, in seguito a patologie post-covid; dei pensionamenti; che le aree materno infantile impiegano Oss stabilmente in sala parto e in alcuni reparti si è ridotto il numero delle presenze infermieristiche proprio per gestire meglio talune attività igienico alberghiere; degli effettivi carichi di lavoro; che nei servizi h 24 la presenza degli Oss nel turno di notte sia assolutamente risibile. Tantè che in molte Uo devono condividerne uno, costretto ad essere a disposizione, pur essendo assegnato in una specifica. Non si è tenuto conto che l’accompagnamento dei pazienti in codici minori e maggiori dai pronto soccorso è praticabile soltanto con un numero adeguato di Oss”.

“Tutto quanto sopra viene fattivamente dimostrato da turni aggiuntivi, doppi turni e ore di straordinario – evidenziano i sindacati - Si evidenzia altresì che non vengono assolutamente considerati nel fabbisogno tutte le unità Oss impiegate nei nuovi reparti e/o servizi nati e/o implementati durante e dopo il periodo emergenziale. Quindi c’è carenza di personale e per questa ragione vanno prorogati in via del tutto eccezionale, nelle more del nuovo fabbisogno, tutti i contratti Oss in scadenza”.

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