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L'esame per i malati oncologici nei container e solo due volte a settimana: scatta la petizione da più di 1.000 firme

Le associazioni che rappresentano i pazienti hanno chiesto la sottoscrizione del sindaco Ferrara e dell'assessore Cascini, che si sono impegnati a portare le istanze ad Asl e Regione

Il sindaco Diego Ferrara e l'assessore alla Sanità, Giancarlo Cascini, hanno incontrato una delegazione di pazienti oncologici, rappresentata dalle associazioni Gaia e Popolo di Chieti, che hanno affidato all’amministrazione una petizione di 1.024 firme di concittadini.

La petizione chiede al Comune di proporre un tavolo di confronto con la dirigenza della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, con l'obiettivo di fermare il nuovo appalto di noleggio del tomografo Pet. Si tratta di una macchina a servizio dell’intero territorio provinciale che però dal 2012 opera su due tir posizionati nel piazzale del 118 dell'ospedale Santissima Annunziata.

Giuseppe Gianni Di Labio, Patrizia Bonora, Roberto Di Sambenedetto e Monica Marinari, a nome delle associazioni, hanno chiesto all’amministrazione di farsi portatrice con la Asl della necessità di acquisto o noleggio di un’apparecchiatura di ultima generazione da porre, però, all’interno del reparto ospedaliero di Medicina Nucleare di Chieti, per consentire lo svolgimento degli esami in modo più dignitoso e sicuro di quanto sia accaduto fino ad oggi e risparmiare risorse mettendole a servizio di altre emergenze.

La questione era già stata sollevata diverse settimane fa da alcuni pazienti a Chieti Today.

“Abbiamo ascoltato la storia di questa incredibile situazione e firmato anche noi la petizione - dicono Ferrara e Cascini - che proporremo alla firma dell’intero consiglio comunale, perché ci sia una presa in carico condivisa e trasversale da parte dell’amministrazione e di tutti gli eletti. Le associazioni ci hanno riferito le condizioni privative a cui l’accesso all’unico apparecchio a servizio della nostra provincia costringe sia i pazienti oncologici, che le famiglie e gli stessi medici. Riteniamo con tutti loro che, oltre che più utile e rispettoso della dignità e dell’umanità dei pazienti, l’acquisto di una Pet di ultima generazione da posizionare dentro il reparto sia anche più economica, perché consentirebbe di fermare l'attuale spreco di risorse, visto che il nolo ha costi anche più alti dell’acquisto e che i tir sono operativi solo due giorni a settimana, dunque oggi la Asl è costretta a ricorrere a apparecchi in convenzioni per coprire le numerosissime richieste, con conseguente aggravio di spese".

"Collocare il tomografo in reparto, invece, fatte minime modifiche alla struttura - precisano - oltre che offrire ai pazienti il conforto e la privacy che un tir esposto alle intemperie non può offrire, consentirebbe l’utilizzo pieno della macchina per 5 giorni a settimana e non gli attuali 2, con la conseguente moltiplicazione delle prestazioni possibili, che comunque produrrebbero considerevoli introiti per l’azienda, da usare per l’ammortamento delle spese".

Il sindaco e l'assessore alla Salute si impegnano di interessare Asl e Regione del problema, con l'obiettivo di bloccare la procedura di gara prevista per il 31 dicembre e impiegare i 2,7 milioni di euro previsti per l’acquisto o un'altra formula di utilizzo di un apparecchio di ultima generazione da collocare dentro il reparto.

"Lo facciamo sia da amministratori che da medici - aggiungono - quindi ben consapevoli dell’importanza che per il territorio rappresenta la dotazione di un tomografo, che peraltro solleverebbe Chieti dall’essere una delle sole 5 città d’Italia a ricorrere al Tir e della sua applicazione strategica per i malati oncologici, che con tutte le fragilità di cui sono portatori non possono rinunciare alla Pet, esame di medicina nucleare di fondamentale importanza per il loro percorso. È una battaglia di civiltà e sensibilità che siamo decisi ad intraprendere e che siamo convinti venga condivisa anche dal resto dell’amministrazione, perché si trasforma in un servizio essenziale per la comunità, specie quella in sofferenza e sostanzia una buona pratica di risparmio, agevolando la maggiore produttività di prestazioni che in sanità e di questi tempi, è materia preziosissima e da non ignorare com’è stato fatto per tutti questi anni”.

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