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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Firmato il protocollo per l'attivazione del numero unico di emergenza 112 anche in Abruzzo: la centrale sarà all'Aquila

Vi saranno convogliate le linee 112, 113, 115, 118 e 1530 e gli operatori, formati per gestire la prima risposta alla chiamata, smisteranno le telefonate agli enti responsabili della gestione delle emergenze

Un protocollo per la gestione del nuovo servizio di emergenza 112 è stato firmato questa mattina, nella prefettura dell’Aquila, dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla presenza del prefetto, Cinzia Torraco.

Erano presenti, tra gli altri, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; il senatore Guido Quintino Liris; il capo della polizia, Lamberto Giannini; il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Mauro Casinghini; i prefetti di Pescara, Teramo e Chieti, i responsabili delle quattro questure abruzzesi, il direttore regionale dei vigili del fuoco con i quattro comandanti provinciali, il comandante della legione carabinieri Abruzzo-Molise; il direttore marittimo del corpo delle capitanerie di porto-guardiacostiera, oltre ai vertici regionali e provinciali della guardia di finanza.

Il nuovo numero unico di emergenza 112, che sarà operativo a partire dal 2024, 24 ore su 24, avrà sede all’Aquila negli uffici della Protezione civile regionale e si avvarrà della collaborazione di 40 operatori appositamente selezionati e formati. Ammonta a 4 milioni di euro il costo stimato per la realizzazione della centrale, mentre, a regime, il costo annuale stimato per la gestione sarà di 3,5 milioni di cui 1,3 di provenienza statale e la rimanente parte a carico del bilancio regionale.

“Con l’attivazione dell’112 - ha detto Marsilio - porteremo l’Abruzzo tra le regioni di eccellenza relativamente alla gestione della sicurezza, delle emergenze e dell’innovazione tecnologica, mettendo a disposizione dei cittadini un servizio fondamentale di altissima qualità capace di fornire una risposta rapida ed efficace più di quanto non accade oggi con i diversi numeri di soccorso e di emergenza che siamo abituati a chiamare”.

Il numero di emergenza unico europeo uno-uno-due è il numero di telefono per chiamare i servizi di emergenza in tutti gli Stati dell’Unione Europea e per richiedere interventi urgenti delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, dell'assistenza sanitaria, dell'assistenza in mare. Potrà essere attivato gratuitamente da rete fissa o mobile anche quando il telefono non ha la sim, oppure è bloccato o non ha credito telefonico. Attualmente in Italia il servizio 1-1-2 è attivo in Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano.

Il modello organizzativo prevede una centrale unica di risposta nella quale verranno convogliate le linee 112, 113, 115, 118 e 1530. All’interno della centrale gli operatori, formati per gestire la prima risposta alla chiamata, smisteranno le telefonate agli enti responsabili della gestione delle emergenze (polizia di Stato, Arma dei carabinieri, vigili del fuoco, soccorso sanitario o guardia costiera). Il numero 1-1-2 sarà fruibile anche tramite apposita applicazione dedicata agli smartphone che consentirà all’utente, anche non udente, di effettuare una chiamata di emergenza con l’invio automatico all’operatore dei dati relativi alla localizzazione del chiamante ricavati dal sistema di posizionamento Gps del telefono.

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