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Femminilli, l'ex finanziere di Vasto che ha trasportato in taxi l'uomo arrestato per tentato omicidio: "Non ho avuto paura"

Vincenzo Femminilli è il tassista che domenica ha caricato il 29enne che poco prima aveva sparato in un locale di Pescara. Il racconto di quelle tre ore di viaggio

Tre ore di viaggio, in costante contatto con la polizia, fino all’arresto del cliente, nell’area di servizio lungo la A14. A raccontare quel lungo pomeriggio è Vincenzo Femminilli, ex finanziere di Vasto: è lui il tassista che domenica ha caricato sul suo taxi Federico Pecorale , l’uomo fermato mentre tentava di tornare a casa dopo il tentato omicidio in un locale di piazza Salotto a Pescara.

Femminelli  è stato premiato questa mattina nel corso della cerimonia per il 170esimo anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato a Pescara

 "L'ho caricato a Pescara verso le 14.30, ho saputo chi era solo quando mi hanno telefonato” ricorda l’ ex finanziere vastese  ringraziando chi in quelle ore drammatiche lo ha guidato telefonicamente e seguito a distanza per evitare il peggio.

“Non ho avuto paura – racconta  a IlPescara.it -tutta la situazione si è sviluppata telefonicamente: la polizia mi dava delle informazioni e io cercavo di gestire la situazione. Arrivati ad un certo punto abbiamo concordato dove fermarci quindi siamo andati nell'area di servizio e mi sono messo in modo che si potesse fare l'intervento. Un plauso va alla polizia per il lavoro fatto: un intervento esemplare". Un viaggio lunghissimo quello che Femminilli ha fatto con Pecorale e durato ben tre ore fino alla stazione di servizio di Metauro, in provincia di Pesaro.

“Sapevo che avevo un delinquente dietro – aggiunge Femminilli – e non sapevo bene come comportarmi, cioè come restare tranquillo con l'agitazione che avevo dentro”. Paura però non ne ha avuta, aggiunge e non ha temuto di essere preso in ostaggio, “ma che potesse fare qualche sciocchezza sì. Lui sudava: aveva capito che qualcosa si era complicato”. Femminilli spiega di avergli chiesto cosa avesse combinato ma che l'uomo si sarebbe limitato ad un “niente”. L'ex finanziare a chi gli chiede se si sente un eroe risponde di no perché fino a quella telefonata della polizia “stavo solo facendo il mio lavoro”.

Pecorale, residente in Svizzera, ora si trova nel carcere di Pesaro con le accuse di tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da fuoco. A lottare per la vita, all'ospedale Santo Spirito, è Yelfri Rosado Guzman, il cuoco di 23 anni ferito domenica con tre colpi di pistola sparati dall'arrestato nel risto-bar di Pescara dove il giovane lavora dal 2009.

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