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Coronavirus, l'appello del dottor Aceto: "Se a rischio, andate dal vostro medico curante"

Il presidente del consiglio comunale di Chieti, in servizio al policlinico, fa leva sul buon senso dei suoi concittadini: "Niente allarmismo, ma buon senso"

Fa leva sul "buon senso" il presidente del consiglio comunale di Chieti, Liberato Aceto, che ancor prima che un politico è un medico in servizio all'ospedale Santissima Annunziata di Chieti. Dopo il sospetto caso di Coronavirus che ieri ha creato non poco panico al policlinico e in tutta la città, definitivamente scongiurato nel pomeriggio di oggi con l'esito dei test effettuati dall'Istituto superiore di sanità, Aceto mira a fare chiarezza con una nota rivolta "ai miei concittadini, alle istituzioni e a chi per competenza è preposto al ruolo di controllo, non per creare allarmismo, ma per rassicurare chi non conosce e non sa quali possono essere i rischi che ognuno di noi corre". 

E, da professionista sanitario, lancia un appello a "chi sa di poter essere fonte di contagio e in mancanza di certezza sull’assenza di malattia, di evitare il contatto con le persone auto-segnalandosi al proprio medico curante".

"Il contagio e la trasmissione delle malattie, in particolari quelle ad eziologia virale - spiega Aceto - nella società moderna raggiungono una sempre maggiore diffusione soprattutto nei Paesi in cui le norme e le condizioni igienico-sanitarie sono ai minimi livelli. Se queste malattie vengono contratte e poi 'importate' nel Paese di origine dal sempre crescente numero di viaggiatori intercontinentali il problema assume una rilevanza importante. È il caso dell’infezione da Coronavirus 2019-nCoV, che recentemente ha interessato la popolazione della Cina e i suoi visitatori".

"In relazione al caso che nella fattispecie ha interessato il nosocomio della nostra città ieri pomeriggio, creando panico e diffondendo paura nella popolazione teatina e dintorni, a tal punto da paralizzare quasi un ospedale per il solo sospetto che la 'minaccia virale' fosse giunta anche da noi - aggiunge il presidente del consiglio comunale - c’è da dire che adesso, alla notizia proveniente dall’Istituto Superiore di Sanità in merito alla negatività del test specifico per il Coronavirus, tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo: è solo Influenza. In questo caso è vero che l’allarmismo eccessivo, la disinformazione, l’uso inappropriato dei social alimenta la sfiducia della popolazione nei confronti delle istituzioni. Ricordo che il mio nonno materno nel 1923, all’arrivo al Porto Ellis Island  di New York, che nella storia ha accolto più di 12 milioni di aspiranti cittadini statunitensi, fu lasciato 40 giorni sulla nave insieme a tutti i passeggeri per essere sottoposto ai controlli necessari prima dello sbarco sulla terraferma".

Liberato Aceto si chiede: "Oggi, un cittadino  che è tornato dalla Cina dopo una visita nel recente periodo, dopo lo sbarco negli aereoporti nazionali,  viene segnalato dalle autorità competenti ai servizi territoriali di Igiene e Profilassi delle Asl di appartenenza come soggetto a rischio, per i controlli necessari e per l’accertamento anche in assenza di sintomi della eventuale presenza di  2019-nCoV  responsabile della malattia, onde prevenire il contagio dell’ambiente famigliare e della società in cui vive?". Da qui, l'appello al buon senso dei singoli, affinché siano prudenti ed evitino di mettere a repentaglio la salute altrui, nel caso in cui possa esserci il rischio di essere venuti in contatto con la malattia.

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