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Braccialetti per proteggere dalle aggressioni consegnati ai centri antiviolenza abruzzesi: la cerimonia al Marrucino [FOTO]

La campagna è iniziata nel 2022, quando la commissione regionale Pari opportunità ha sottoscritto un protocollo con il Rotary Club di Chieti per la promozione della raccolta fondi e per l’acquisto dei braccialetti comprensivi di abbonamento annuale

Un braccialetto può salvare la vita” non è solo uno slogan, ma il risultato di un progetto voluto dalla commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, con l’obiettivo di offrire un ulteriore strumento per combattere la violenza di genere. Ieri pomeriggio, al teatro Marrucino di Chieti, si è concretizzata l’iniziativa e sono stati donati ai Centri antiviolenza abruzzesi i primi 65 dispositivi elettronici antiaggressione “Winlet”. La campagna ha avuto inizio nel 2022, quando la commissione ha sottoscritto un protocollo con il Rotary Club di Chieti, con l’allora presidente Gregorio Di Luzio, per la promozione della raccolta fondi e per l’acquisto dei braccialetti comprensivi di abbonamento annuale.

“Ci auguriamo che questa iniziativa pilota e unica a livello nazionale possa essere replicata in tutte le regioni. Salvare una vita è un obiettivo straordinario. È auspicabile anche la sottoscrizione di protocolli specifici con le forze dell’ordine e magari prevedendo una proposta legislativa alla quale stiamo già lavorando”, ha detto la presidente della commissione Maria Franca D’Agostino.

I dispositivi antiaggressione “Winlet” sono dotati di un  bottone che, se premuto in situazioni di pericolo, attiva una potente sirena ad alta frequenza, in grado di emettere un suono superiore a 110 decibel, per dissuadere e mettere in fuga i potenziali aggressori e attirare l’attenzione di chiunque si trovi nelle vicinanze. Il dispositivo, inoltre, è collegato allo smartphone grazie a un'apposita applicazione e, oltre alla sirena, invia un messaggio di aiuto a contatti precedentemente selezionati, che ricevono così l’allarme e la posizione della vittima in tempo reale. Nello stesso tempo, si innesca un ulteriore alert destinato alla centrale operativa “WinLet”, attiva 24 su 24, sette giorni su sette; in pochi secondi la persona in pericolo viene contattata e, in assenza di risposta, vengono automaticamente allertate le forze dell’ordine alle quali viene comunicata l’esatta localizzazione dell’aggredita.

L’evento ha previsto, inoltre, una tavola rotonda, moderata da Franca Terra, durante la quale è stato trattato il tema della violenza di genere, con i contributi di Laura Di Filippo, docente di Criminologia all'università di Teramo, Andrea Di Giovanni, sostituto procuratore presso il tribunale di Pescara, la giornalista Mariangela Petruzzelli, responsabile Pari Opportunità della Confederazione Italiani nel Mondo (Cim). Inoltre, è stato proiettato il cortometraggio dal titolo “Amore in Codice Rosso”, ideato dalla commissione regionale Pari Opportunità, con la regia di Antonio Di Loreto. Il corto racconta la storia di una donna, interpretata dall’attrice Tiziana Di Tonno, che dopo anni di violenze trova il coraggio di denunciare il proprio marito e di ricominciare una nuova vita con i suoi tre figli: con questa testimonianza, la commissione continua a perseguire l’obiettivo di esortare tutte le donne che si trovano in situazioni analoghe a denunciare le violenze subite. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del Rotary Club di Chieti, Raffaele Di Felice e il fondatore della start-up che produce i braccialetti, Pier Carlo Montali. 

Cerimonia di consegna dei braccialetti antiaggressione

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