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Bufera sulla commissione del concorso per infermieri: ordine e sindacati contestano la scelta del presidente

La Asl ha scelto un medico e non, come chiede la categoria, un dirigente delle professioni sanitarie di area infermieristica presente in azienda

È bufera sul concorso bandito dalla Asl per il reclutamento di 45 infermieri. Le iscrizioni si sono chiuse ieri (giovedì 14 aprile) e la prova scritta è in programma giovedì prossimo (21 aprile), a Roma.

La polemica deriva dal fatto che il presidente della commissione è un medico e non, come chiede la categoria, un dirigente delle professioni sanitarie dell'area infermieristica. Una scelta, acucsano i presidenti dei quattro ordini delle professioni infermieristiche (Opi) dell’Abruzzo in una nota inviata al Direttore generale dell’azienda sanitaria, Thomas Schael, al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e all’Assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che "calpesta anni di evoluzioni normative e di riconoscimento del ruolo e della figura dirigenziale specifica di questa categoria".

“A nome degli 11.000 infermieri iscritti agli albi degli ordini provinciali dell’Abruzzo - affermano Giancarlo Cicolini (Opi Chieti), Maria Luisa Ianni (Opi L’Aquila), Cristian Pediconi (Opi Teramo) e Irene Rosini (Opi Pescara) - chiediamo un immediato intervento per la modifica della deliberazione che individua il titolare e il supplente della funzione di presidente di commissione, entrambi medici”. 

Gli ordini delle professioni infermieristiche ritengono, “per una questione di specificità professionale, che l’individuazione del presidente di commissione (titolare e supplente) debba ricadere su un dirigente delle professioni sanitarie di area infermieristica presente in azienda o, come in questa ipotesi, in una delle aziende sanitarie limitrofe, come indicato dalla legge 251/2000 e dalla legge 43/2006”.

Già nel precedente concorso per infermieri, correttamente, la Asl Lanciano Vasto Chieti aveva individuato per il ruolo di presidente della commissione un dirigente delle professioni sanitarie dell’area infermieristica. “Non si comprendono - secondo i presidenti degli Opi provinciali - le motivazioni che hanno portato all’individuazione, in questo caso, di un presidente e un supplente non afferente all’area infermieristica. Non vorremmo fosse un ulteriore tentativo nella nostra regione proprio per continuare a non riconoscere le evoluzioni normative e formative che hanno interessato le professioni sanitarie, a partire dal riconoscimento della figura dirigenziale”.

Cicolini, Ianni, Pediconi e Rosini comprendono “le attuali oggettive difficoltà a individuare un dirigente delle professioni infermieristiche in servizio nell'azienda che bandisce il concorso, dato che non è presente alcun dirigente delle professioni infermieristiche”, ma ricordano che “solo alcuni anni fa ne erano presenti cinque incaricati sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato”.

La stessa questione era stata sollevata dal segretario nazionale Andprosan Marcello Bozzi e dalla consigliera referente regionale di Nursing up Abruzzo, che due giorni fa hanno inviato una lettera al direttore generale della Asl, al presidente della Regione Marsilio, all'assessore Verì, al presidente dell'Opi Cicolini, al responsabile delle relazioni sindacali e all'ufficio risorse umane dell'azienda sanitaria.

"Non è una questione di 'lobby professionale' - dicono - ma molto più semplicemente una questione di caratterizzazione e specificità professionale, difficilmente mutuabile con professionisti sicuramente di alto profilo, ma con altri livelli formativi che abilitano ad altre attività professionali, pertanto non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze per lo svolgimento della fondamentale 'funzione notarile' di un presidente di commissione".

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