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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità San Salvo

È Genova la capitale italiana del libro, fumata nera per San Salvo: "Ripartiremo ancora più determinati"

La proclamazione nella sala Spadolini del Ministero della cultura. La città in provincia di Chieti era tra le sei finaliste

La città di Genova è la Capitale italiana del libro 2023. La proclamazione è avvenuta questa mattina in diretta dalla sede del Ministero della cultura da parte del ministro Gennaro Sangiuliano.

Fumata nera per San Salvo che era arrivata tra le sei finaliste (su un totale di 14 candidature presentate) assieme a Firenze, Lugo di Romagna (Ravenna), Nola (Napoli), San Quirico d'Orcia (Siena) e appunto Genova.

Il capoluogo ligure è stato scelto all'unanimità "per l'ampliezza e l'organicità della sua proposta culturale, pur in presenza di altri progetti ugualmente elevati e meritevoli di attenzione" ha detto il ministro Sangiuliano.

“L’aver concorso al titolo di capitale italiana del libro 2023 e l’essere stati inseriti nella sestina delle città finaliste rappresenta per noi già un motivo d’orgoglio e di soddisfazione. Peccato non essere stati scelti, ci avrebbe dato una spinta in più per continuare a realizzare i nostri progetti per San Salvo. È stata una esperienza molto formativa” ha dichiarato il sindaco Emanuela De Nicolis subito dopo la proclamazione, seguita in diretta streaming dal Municipio.

Il progetto San Salvo una Città da Favola era stato presentato dal settore Cultura del Comune per porre la lettura nella sua centralità di hub sociale attraverso una rete che coinvolgesse l’amministrazione, le famiglie, la scuola, le biblioteche, le associazioni e gli operatori di settore al fine di sensibilizzare alla lettura un pubblico più esteso e diversificato possibile, con particolare riguardo all’attivazione o al potenziamento dei servizi culturali all’interno delle strutture territoriali.

“Abbiamo sperato che la nostra idea progettuale per lo sviluppo della lettura nella nostra città – aggiunge il sindaco – avesse buone possibilità di essere scelta. Era il frutto del lavoro svolto in questi anni  per promuovere la lettura attraverso diverse iniziative. Lettura che ha rappresentato l’elemento che ha fatto da collante sociale all’intera comunità che nel giro di pochi decenni ha avuto un rapido sviluppo economico e urbano.Da questa esperienza ripartiremo ancora più determinati per continuare nell’impegno a far crescere la cultura. Le parole d’ordine saranno continuare nella riqualificazione e nella progettazione di nuovi spazi culturali per estendere la platea dei fruitori del sapere e della conoscenza”.

Laproclamazione odierna del Mic non è stata scevra da polemiche: su tutte quella di Vittorio Sgarbi,  secondo il quale sarebbe stato opportuno istituire tre categorie di concorrenti al titolo: grandi città metropolitane, medie città di provincia e piccole città.

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