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Attualità Madonna del Freddo / Via Nicola Buracchio

Si riaccende la protesta per l'antenna 5G a Madonna del Freddo: petizione per dire no all'impianto

Il caso era stato sollevato in consiglio comunale più di un anno fa e fu convocata anche una commissione ad hoc, nel corso della quale i tecnici rassicurarono sull'impatto della struttura sulla salute umana

Torna d'attualità l'antenna 5G in via di realizzazione nella zona di Madonna del Freddo, in via Buracchio. Il caso era già stato sollevato più di un anno fa dal consigliere comunale di Forza Chieti Maurizio Costa, che a luglio 2022 aveva presentato un'interrogazione per chiedere delucidazioni al sindaco sull'impianto.

Dell'antenna, dunque, si era parlato nell'aula del consiglio comunale ed era stata convocata anche una commissione ad hoc con alcuni esperti. "In commissione - ricorda oggi Costa - intervennero da remoto i tecnici della Geolab, a cui vennero chiesti i rischi per la salute dell'impianto 5G. Spiegarono che le antenne di nuova generazione hanno un impatto sulla salute inferiore rispetto al passato, perché viaggiano a tensione più bassa". 

In quell'occasione, il consigliere comunale si rivolse anche al ministero della Giustizia per sapere se, trovandosi nelle vicinanze del carcere, oltre che di abitazioni private e di un asilo nido, la nuova antenna potesse causare problemi alle frequenze dei sistemi di comunicazione del penitenziario. "Il ministero - ricorda Costa - ha risposto che non ci sono problemi, perché si tratta di frequenze diverse. In più, va ricordato che l'installazione delle antenne è regolamentata dalla legge dello Stato, dunque il Comune non può sospenderne la realizzazione". 

Ora, però, i residenti tornano a raccogliere firme per dire no all'antenna: in pochi giorni ci sono state oltre 100 sottoscrizioni e l'obiettivo è arrivare a quota 200. 

Alla protesta si unisce il coordinatore di Italexit per Chieti e provincia, Andrea Di Ciano: "I residenti - dice - hanno rimarcato nuovamente che l’installazione di una simile struttura rappresenterebbe un danno irreparabile per la salute nel piccolo quartiere verdeggiante. Dalla critica si è però passati all'azione: i residenti hanno infatti avviato una petizione che al momento ha raccolto più di 100 firme. Siamo al lavoro – conclude Di Ciano - per opporci in ogni sede all'antenna 5G: l'unione sarà la nostra forza, per cui ribadiamo anche nell'ufficialità, come le istituzioni competenti presto apprenderanno, il nostro "no" per tutelare l'ambiente e la salute".

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