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Covid: preoccupano le varianti, zone rosse locali in provincia di Chieti

A preoccupare di più la Cabina di Regia nazionale è la variante brasiliana. In Abruzzo i primi casi e si assiste in questi giorni a un aumento di pazienti in terapia intensiva e di nuovi positivi

A poche ore dalle decisioni della Cabina di Regia del venerdì si profila l’ipotesi delle micro zone rosse a causa dei focolai creati dalle varianti del coronavirus. In provincia di Chieti preoccupa l’incremento di contagi e ci sono comuni che si portano avanti: nei giorni scorsi il sidnaco di Gessopalena ha disposto un'ordinanza per la chiusura dei locali al pubblico (tranne che per l’asporto e le consegne a domicilio) e l’avvio della didattica a distanza nelle scuole del paese fino al 10 febbraio.

A preoccupare di più la Cabina di Regia nazionale è la variante brasiliana: ieri nella riunione si è parlato dell'Abruzzo dove, assieme all’Umbria, sono stati accertati i primi casi e si assiste in questi giorni a un aumento di pazienti in terapia intensiva e di nuovi positivi.

Come scrive Today.it, l’Istituto superiore di Sanità ha chiesto al Comitato tecnico scientifico di 'validare' la chiusura di due aree in Umbria e Abruzzo dove si stanno riscontrando rispettivamente diversi casi di infezione da variante brasiliana e inglese. Al momento la nostra regione non ha numeri da ‘zona rossa’ nonostante i tanti casi positivi, per questo appare più probabile l’individuazione di mini lockdown su base locale.

Bisognerà comunque aspettare qualche ora per capire se l’Abruzzo resterà ancora in fascia gialla o se, dopo meno di una settimana, cambierà già colore per tornare in zona arancione. Il rischio di un immediato cambio di colore c'è, come ha confermato il presidente della Regione Marco Marsilio.


 

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