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I 131 oss della Asl 02 che rischiano il posto chiedono a Meloni la proroga del contratto

Dopo aver ricevuto il due di picche dal direttore generale Schael, gli operatori socio sanitari scrivono al presidente del consiglio italiano: «Incertezza e preoccupazione sul nostro futuro lavorativo»

Sono 131 gli operatori socio sanitari (O.S.S.), assunti in piena pandemia, impiegati attualmente presso la Asl 02 ma che rischiano di perdere il posto alla fine del mese di settembre 2023.

Sono trascorsi solo pochi giorni dalle dichiarazioni del direttore generale della Asl 02, Thomas Schael, che chiarendo i termini della vertenza in atto con alcune organizzazioni sindacali in merito alla prossima scadenza dei 131 contratti a tempo determinato, ha spiegato di aver saturato la capienza aziendale con l'assunzione degli operatori socio sanitari vincitori di concorso.

Ma i 131 oss non ci stanno e puntano ancora più in alto: hanno infatti messo insieme le loro firme per inviare una lettera al presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni e per conoscenza al presidente del consiglio regionale Marco Marsilio. Quello che chiedono è una proroga del contratto di lavoro almeno fino al 31 dicembre. 

«Mi rivolgo a Lei in qualità di cittadino italiano e, soprattutto, in qualità di rappresentante di un gruppo di 131 operatori socio sanitari che si trovano attualmente in una situazione di incertezza e preoccupazione riguardo al loro futuro lavorativo - si legge nella lettera scritta dal portavoce Angelo Ferente -. Attualmente lavoriamo presso la Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, il motivo della mia lettera è porre la Sua attenzione su questa delicata questione e chiedere una proroga per evitare che questi professionisti siano mandati a casa alla fine del mese di settembre 2023, senza alcuna possibilità di stabilizzazione».

«La professione di operatore socio sanitario è di fondamentale importanza per il nostro Paese, soprattutto alla luce degli eventi degli ultimi anni, che hanno posto una pressione significativa sul sistema sanitario italiano - continua la lettera -. Questi professionisti hanno svolto un ruolo cruciale nell'affrontare la pandemia di covid-19, assunti proprio in piena pandemia, e continuano a garantire un'assistenza di alta qualità agli anziani, ai malati e a coloro che ne hanno bisogno. Tuttavia, la nostra preoccupazione principale è che la mancanza di una proroga per questi 131 oss comporterebbe non solo la perdita di competenze preziose per il nostro sistema sanitario, ma anche una situazione di grande difficoltà per queste persone, molte delle quali per qualche mese non soddisfano i requisiti per accedere alla stabilizzazione. La stabilizzazione di queste posizioni rappresenterebbe un segnale di riconoscimento e gratitudine per il loro lavoro instancabile».

La lettera si sconclude con la richiesta di prendere in considerazione «la possibilità di prorogare il contratto di lavoro di questi 131 oss almeno fino al 31 dicembre 2023. Ciò darebbe loro il tempo di continuare a svolgere il loro prezioso lavoro e, nel frattempo, potrebbe essere valutato un piano di stabilizzazione per coloro che ne avessero diritto».

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