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La Asl Chieti non stabilizzerà più oss: "Ne abbiamo assunti più di 500, non c'è spazio per altri"

Il direttore generale Thomas Schael interviene sulla vertenza degli operatori socio sanitari nel giorno della manifestazione sindacale

Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, interviene per chiarire i termini della vertenza in atto con alcune organizzazioni sindacali in merito alla prossima scadenza dei 131 contratti a tempo determinato degli operatori socio sanitari e spiega di aver saturato la capienza aziendale con l'assunzione degli operatori socio sanitari vincitori di concorso.

“Un’azienda sanitaria non vive di soli oss - dichiara - e noi ne abbiamo assunti più di 500, un numero adeguato alle nostre necessità. Dopo anni di vuoto è stato fatto un concorso e c’è una graduatoria alla quale attingere e viene utilizzata, perché i contratti a tempo indeterminato danno stabilità all’organizzazione e serenità ai lavoratori. La nostra è una Asl che ha fatto del contrasto al precariato una priorità e le procedure di stabilizzazione portate a termine per tutte le categorie professionali, e sottolineo tutte, lo dimostrano. Vale anche per gli oss. Le azioni intraprese, in termini di politiche del personale, dimostrano che questa direzione non può essere tacciata di condotte lesive della dignità e del rispetto dei lavoratori tutti, senza privilegiare alcuna categoria".

Il dg della Asl di Chieti ribadisce che non c'è più spazio per altri operatori socio sanitari: "Alla scadenza della proroga al 30 settembre non c'è margine per tutti i 131 con contratto a tempo determinato; di questi 39 maturano i requisiti per la stabilizzazione a quella data, 75 al 31 di ottobre e 17 al 30 novembre. Per questi lavoratori non esiste in Azienda al momento possibilità d'occupazione, sia per la copertura delle reali necessità assistenziali che per limite dei tetti di spesa. Anche perché le stabilizzazioni possono essere riferite al 50% del personale da reclutare, il che comporterebbe il raddoppio complessivo delle unità da assumere. In buona sostanza per stabilizzarne 131 dovremmo assumerne complessivamente ulteriori 262. Ne avremmo in totale più di 750 su un totale di 5 mila dipendenti, e, come si diceva all'inizio, la nostra sarebbe un'azienda fatta di oss”.

La Asl poi fa il punto sul lavoro somministrato. Il 30 settembre 2023 saranno in scadenza anche i 104 da lavoro somministrato, lavoratori che rientrano nelle cosiddette “clausole sociali” delle ex cooperative. "In anni passati - riassume l'Azienda - la Asl, non disponendo di graduatorie utili per assunzioni, per garantire i servizi aveva fatto ricorso alle cooperative, tra cui Sirio e Azzurra, che pesava sul bilancio Asl per 9 milioni l’anno. Alla scadenza dell’ennesima proroga era stata scelta l’opzione del personale somministrato, tramite la società Manpower, vincitrice di una regolare gara d’appalto, che aveva assorbito 225  lavoratori delle cooperative per assicurare continuità ai servizi.  L’accordo contrattuale era stato sottoscritto, a far data dal 1° dicembre 2021, per un periodo di 4 mesi, e comunque per il tempo necessario alla definizione delle procedure per l’assunzione diretta degli Oss. Il contratto, come evidente, è stato poi prorogato poiché la graduatoria del concorso portato a termine in forma aggregata dalla Asl di Teramo è stata sbloccata solo di recente. Al momento - chiUDe la nota - si è in attesa di confronto con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni adeguate alla questione". 
 

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