L'assessore Giannini contrattacca Costa: "Siamo stati noi a chiedere all’Ater di darci più case da assegnare”

“Ringraziamo il consigliere Costa per aver rilanciato l’appello che abbiamo fatto all’Ater nella conferenza stampa di giovedì. Se l'Ater non ci dà le case, il Comune non può assegnarle, tant'è che due giorni fa ho chiesto al sindaco di chiamare il direttore per sollecitare la consegna, ottenendo che la cosa sia rimandata a un incontro diretto per la sua importanza". È la replica dell'assessora alle Politiche abitative Alberta Giannini al consigliere comunale di Forza Chieti Maurizio Costa, che aveva polemizzato sull'organizzazione dell'ufficio case del Comune.

"Dunque mentre cerca di attaccarci, suo malgrado - incalza Giannini - il consigliere ci dà ragione, se invece non sa che funziona così, nonostante le sue assidue frequentazioni degli uffici e la sua intenzione di candidarsi a sindaco, allora è cosa molto grave”.

“Manutenzioni straordinarie attese da decenni, ristrutturazione degli uffici, razionalizzazione dei controlli sulle assegnazioni, se questa è inerzia, ci chiediamo quale sia stato in tanti anni di interessamento, il suo contributo alla soluzione di uno solo degli annosi problemi del settore", affonda l’assessora.

"Ma, andando al caso specifico: le case di cui parla a mezzo stampa appartengono al bando Ater di due anni fa, bando di cui il Comune gestisce le sole assegnazioni e i dati sono questi - spiega Giannini - a oggi l’Ater ci ha dato 19 alloggi, 15 sono stati assegnati e 4 invece sono quelli trattenuti, come impone la legge, per l'emergenza abitativa. Se ne avessimo di più, saremmo ben lieti di assegnarli, tant’è che per averne di più ci stiamo muovendo per consentire agli assegnatari di fare la riqualificazione degli alloggi che oggi non possiamo dare a causa delle condizioni in cui versano e della mancanza di fondi perché il Comune li ristrutturi, considerato che l’ente è come noto in dissesto. Questo perché l’amministrazione Ferrara ha come priorità la dignità del diritto: non daremo mai case inabitabili, perché chi si trova in una condizione di bisogno merita rispetto e il pieno godimento dei propri diritti, cosa che fino al 2020 non ci pare sia stata la priorità di chi ha governato. Oppure dovremmo vergognarci anche di questo?”, conclude lìesponente della giunta comunale.