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Sostegno al settore dei matrimoni paralizzato dal Covid, approvata la mozione di Smargiassi (5 stelle)

L'iniziativa chiede alla giunta un impegno concreto a sostegno dell’interno comparto economico pesantemente penalizzato dalla crisi sanitaria

È stata approvata all'unanimità dalla terza commissione consiliare la mozione del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Pietro Smargiassi che chiede alla giunta di dare sostegni al settore dei matrimoni. 

“Ho chiesto alla giunta un impegno concreto a sostegno dell’interno comparto economico - spiega il pentastellato - a partire dalla promozione della nascita di reti di filiera, consorzi o  distretti, che comprendano sul territorio regionale le molteplici attività economiche appartenenti al settore degli eventi privati e cerimonie e wedding, coniugando così il sostegno finanziario alla valorizzazione del territorio come meta ideale per i momenti più importanti della vita”.

“Sono circa 1.500 in Abruzzo - ricostruisce - gli operatori del settore wedding che stanno pagando, nel silenzio di media e istituzioni, una crisi economica senza precedenti. L’Abruzzo nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, ha segnato un calo di cerimonie che si attesta tra l’85% e il 90%, con percentuali identiche di diminuzione del fatturato delle imprese. Un disastro che non colpisce ovviamente solo la nostra regione: in tutta Italia il settore del wedding ha perso l’80% del fatturato, pari a ben 29 miliardi di euro per il 2020, ed è stato perso il 100% da gennaio a marzo 2021. Il drammatico scenario economico è reso ancora più allarmante per la mancanza di un vero e proprio riconoscimento del settore wedding in Italia, che definisca in un unico codice Ateco le diverse attività interessate.

“I danni economici – spiega ancora Smargiassi – vengono acutizzati dalla non applicabilità, in termini di efficacia, del modus di calcolo dei ristori posto in essere dal Governo. Purtroppo, infatti, il settore wedding non è riconosciuto e inquadrato in un apposito codice Ateco, a causa del vasto panorama di imprese e professionisti riconducibili a distinti codici, ma che operano, in taluni casi, quasi esclusivamente all’interno di questo settore. Pensiamo, a titolo di esempio, a produttori di bomboniere, confetti, fiori, abiti da sposa, location per cerimonie, fotografi di cerimonie".

"Sono soddisfatto - conclude - dell’approvazione della mozione che si inserisce nell’azione che il Movimento 5 stelle sta portando avanti in ogni grado istituzionale e che in Abruzzo ho seguito insieme al collega Giorgio Fedele e la deputata Carmela Grippa, per riconoscere al settore un supporto concreto. Ora mi auguro che  la Regione Abruzzo promuova nella prossima conferenza Stato-Regioni la creazione di un codice Ateco secondario, così da identificare l’intero settore che per tipologia di aziende coinvolte e modalità lavorative risulta essere collegato a doppio filo col comparto turistico”.

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