Ritardi insostenibili nell’erogazione delle borse di studio universitarie, Stella (M5s): "Ogni anno è un calvario"

Sono oltre 600 gli studenti universitari che da più di un anno aspettano l'erogazione della borsa di studio del 2021/2022. A tornare sulla questione è la consigliera regionale Barbara Stella che da tempo denuncia i continui ritardi da parte della Regione.

“Ogni anno per gli studenti idonei non beneficiari in Abruzzo è un vero calvario - dice - stiamo parlando di giovani che hanno tutti i requisiti di reddito e merito per poter ricevere la borsa di studio ma che sono costretti per troppi mesi ad affrontare le spese a loro totale carico, come se le somme che hanno il diritto di ricevere fossero un rimborso. Questa situazione, che riguarda quasi 3000 studenti tra l’anno accademico 2022/2023 e l’anno 2021/2022, innesca problemi enormi: non solo molti giovani rischiano la rinuncia agli studi, ma si potrebbe innescare una fuga di studenti verso altre regioni dove le borse di studio sono garantire con tempi certi".

La somma necessaria per la copertura totale delle borse dello scorso anno e che riguarda studenti dell’università di Chieti-Pescara è stata impegnata con determinazione del Servizio regionale preposto il 27 dicembre scorso. "Siamo a marzo 2023 - tuona Stella - e gli studenti stanno ancora aspettando. I fatti parlano chiaro: il diritto allo studio per il governo regionale non è tra le priorità e siamo di fronte ad una palese incapacità di tutelare il futuro dei nostri giovani e di gestire la macchina amministrativa in modo efficiente”.

La consigliera nelle scorse settimane ha inviato una pec per richiedere atti e informazioni al Servizio Formazione, Istruzione e Università e alla Ragioneria. "Ci sono 3000 studenti e studentesse che aspettano da troppo tempo, ci sono famiglie in difficoltà alle quali bisogna dare risposte adesso. La Regione ha il dovere di erogare le borse di studio a tutti gli idonei non beneficiari nel più breve tempo possibile, sia per l’anno in corso che per l’anno oramai passato. Il tempo è abbondantemente scaduto” conclude Barbara Stella.