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Regione Abruzzo, tensione nel centrodestra sulla ricandidatura di Marsilio: si torna al voto?

Il deputato di Fratelli d'Italia Guerino Testa critica gli alleati di Forza Italia. Dure le opposizioni

“Marsilio smentisca i venti di crisi all’interno della sua maggioranza o si faccia da parte riportando l’Abruzzo al voto. A chiederlo è il consigliere regionale di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani.

“Una maggioranza sempre più vittima dei litigi tra le sue varie anime, dilaniata al suo interno dalle lotte di potere tra FdI, Lega e Forza Italia, con i consiglieri che non lesinano attacchi diretti in Consiglio e sui giornali e le Commissioni saltate, per veti incrociati, che sono oramai la normalità. Questa situazione di 'guerra fredda' all’interno della maggioranza non può proseguire sulla pelle degli abruzzesi: o il centrodestra è in grado di andare avanti, risolvendo i problemi dei cittadini, oppure proseguire su questa strada sarebbe il manifesto fallimento di una intera esperienza di governo regionale, vissuta tra poche luci e molte ombre. Certo – conclude Sandro Mariani – capisco i crucci politici di Marsilio, diviso tra la tentazione di tornare immediatamente al voto, sfruttando l’onda lunga delle recenti elezioni politiche del suo partito a discapito di Lega e Fi, e il timore che arrivando a naturale scadenza possa essergli chiesto di 'farsi da parte', visto che rumors di palazzo vorrebbe candidato al suo posto, nel 2024, il vero uomo forte di Fratelli d’Italia in Abruzzo, ovvero il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi”.

All'attacco di Marsilio c'è anche il Movimento 5 Stelle con il capogruppo regionale Francesco Taglieri che parla di "un'emergenza poltrone mentre gli abruzzesi sono alle prese con una crisi senza precedenti e non riescono più ad arrivare a fine mese. Un atteggiamento inaccettabile per tutto il centrodestra che dovrebbe essere impegnato in ben altre faccende di interesse pubblico, invece si impegna in ripicche e lotte intestine per avere una poltrona in più. Un teatrino squalificante che mette in luce la totale incapacità del presidente Marsilio di tenere salda la sua compagine politica. Noi continueremo a portare sul tavolo delle commissioni e del consiglio i reali problemi degli abruzzesi, ricordando a questa maggioranza il suo dovere nel dare risposte concrete ai cittadini. L'Abruzzo non può essere ostaggio di questi giochi di potere”.

Una critico agli alleati di Forza Italia arriva da Guerino Testa eletto in parlamento con Fratelli d'Italia. “Il governo regionale guidato dal presidente Marsilio ha raggiunto obiettivi storici per l'Abruzzo mai conseguiti in passato. Risultati che sono frutto di un lavoro corale di tutta la coalizione di centrodestra.  A poco più di un anno dalle nuove elezioni facciamo fatica a pensare che ci sia una forza politica, come Forza Italia, che per risolvere problemi interni, sia intenzionata a mettere in difficoltà, con atteggiamenti che sono tipici delle opposizioni, il buon governo del centrodestra. Preme ricordare che le tensioni su una maggiore rappresentanza di FI nella provincia di Teramo si erano manifestate già nel 2019, all'indomani delle elezioni regionali, quando i vertici regionali azzurri decisero, in legittima autonomia, di premiare con ruoli apicali i candidati eletti nella provincia di Pescara, con la presidenza del consiglio, e di Chieti, con l'assessorato, facendo scattare in quest’ultimo caso la surroga dell'assessore. Scelte che hanno, evidentemente, penalizzato i forzisti teramani, creando malumori di cui a distanza di quasi quattro anni continuiamo a discutere".

"Sono convinto che la maturità politica prevarrà in Fi senza voler far ripercuotere sul presidente Marsilio e sull'attività del governo regionale, le irrisolte agitazioni interne. Bisogna tenere presente che se Forza Italia volesse definire il problema della rappresentanza nella provincia di Teramo, avrebbe tutti gli strumenti per farlo avendo a disposizione il ruolo dell'assessore esterno che potrebbe essere destinato all’area teramana: una modalità che consentirebbe alla governance forzista di non coinvolgere altri partiti e, soprattutto, di non mettere in imbarazzo la maggioranza. Una soluzione che, ovviamente, attiene all'autonomia decisionale dei vertici di Forza Italia, così come attiene all'autonomia di Fratelli d'Italia l'individuazione del sostituto dell'assessore Liris. Spiace che nel giorno in cui i leader del centrodestra dimostrano unità e coesione in vista delle regionali in Lombardia, Forza Italia in Abruzzo voglia creare alterazioni nel centrodestra. Il governo regionale è concentrato a dare risposte agli abruzzesi e non a fare da arbitro sulle beghe all'interno di Forza Italia”.

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