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Tunnel pedonale, scuole e impianti di depurazione: le grandi opere incompiute

Sono trentatré le opere da completare in Abruzzo, tra queste anche quelle ultimate ma non ancora fruibili. Nella classifica presentata dal ministero delle Infrastrutture la nostra regione occupa l'ottava posizione.

Dalle scuole ai distretti sanitari, fino agli impianti di depurazione. L’elenco delle grandi opere incompiute, male tutto italiano, è servito anche in Abruzzo. Nella classifica presentata dal ministero delle Infrastrutture la nostra regione occupa l’ottava posizione.

Il quadro delle opere incompiute del 2013, aggiornato a metà 2014,  è stato illustrato a Roma nel corso di un convegno organizzato dal Ministero insieme a Conferenza delle Regioni e all'Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (Itaca).

Trentatré le opere da completare in Abruzzo, tra queste anche quelle ultimate ma non ancora fruibili. Per finirle tutte servono oltre 45milioni di euro.

CHIETI E PROVINCIA - A Chieti, neanche a dirlo, spicca la mancata ultimazione del tunnel pedonale di largo Barbella che deve collegare il centro al Terminal bus. I lavori per l’opera, avviati dalla precedente amministrazione di centrosinistra, secondo quanto riferisce il Ministero necessitano di 300 mila euro per l’ultimazione, al momento sono completi all’86%.

A Chieti Scalo incompiuto è il distretto sanitario di base: 1.693.978,63 il totale dell’importo aggiornato a metà giugno 2014, per finire i lavori servono però 3 milioni. Un altro  DSB nuovo che non ha ancora visto la luce si trova a Ortona.

In provincia di Chieti non mancano le infrastrutture complete, ma non ancora fruibili. E’ il caso del nuovo polo scolastico di Casoli e dell’adeguamento della scuola media Bellini a Torricella Peligna

Lavori eseguiti per 1/3 poi, alle reti fognanti di Torrevecchia, Francavilla e Ripa Teatina, di competenza dell’Ente d’ambito pescarese, mentre a Sant’Eusanio del Sangro è ferma la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione.

Nell’elenco fornito dal Ministero figura anche l’intervento di quasi 10 milioni di euro per il disinquinamento del fiume Pescara: ne mancano 7.365.780,03 per finire.

UN NUMERO DESTINATO A CRESCERE - Il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha commentato che Il numero delle opere incompiute è destinato a crescere mensilmente,  poichè la legge che obbliga al censimento delle opere è del 2011 e dall’inizio del conteggio, partito nell'ottobre del 2013, mancano ancora all'appello diverse infrastrutture per il ritardo delle amministrazioni nel comunicarle. “Da qui – ha spiegato - la necessità di un intervento normativo che sblocchi fondi e inviti i privati a investire laddove il pubblico ha fallito, nel tempo e nei metodi. Per questo il ministero delle Infrastrutture sta valutando un bonus fiscale a favore delle imprese che prenderanno in carico la costruzione delle opere pubbliche incompiute e un intervento legislativo ad hoc. E qui entrerebbe in gioco una grande possibilità per attirare i privati: cambiare la destinazione d'uso dell'opera incompiuta”.

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