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Martedì, 30 Aprile 2024
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Raddoppio ferrovia, Ginefra contrattacca Febbo: "Rinunciamo al ricorso, ma non abbassiamo la guardia"

Il consigliere regionale di Forza Italia aveva accusato il Comune per la decisione di non proseguire la battaglia alla giustizia amministrativa, visto lo stato di dissesto finanziario dell'ente

"Non abbasseremo la guardia". È il commento di Vincenzo Ginefra, a capo della commissione consiliare speciale sul raddoppio della ferrovia, alle parole del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, che aveva attaccato il Comune per la decisione di non proseguire la battaglia alla giustizia amministrativa.

“La nostra - dice Ginefra - è stata una decisione conseguente al parere negativo al ricorso da parte degli avvocati del Comune, perché un’eventuale e possibile soccombenza, comporterebbe esborsi economicamente insostenibili per via della procedura di dissesto che riguarda l’ente".

“Va ricordato - aggiunge il consigliere del polo civico - che il progetto a oggi non ha ancora la copertura economica, per cui potrebbe perdere l’interesse nazionale e cambiare procedura, quindi ci sono soluzioni giuridiche alternative di opposizione al vaglio Al posto di Febbo, mi preoccuperei di questo e dello scarso peso politico che lui e il Governo regionale uscente hanno dimostrato, facendosi eliminare le tratte abruzzesi dai progetti Pnrr dal Governo amico, come non è accaduto ad altre regioni pure amiche e a noi geograficamente vicine".

"Uno stallo - incalza - che però, a quanto pare, non ferma l’impatto dell’opera sul territorio, cosa su cui il consigliere, pur di maggioranza, non ha messo una nota in tutti e cinque gli anni di consiliatura regionale. Né ha mai spiegato ai cittadini di Brecciarola se era d’accordo o meno al progetto e se sia d’accordo o meno alle demolizioni e agli smantellamenti previsti dal cantiere e chissà, poi, se durante questa campagna elettorale spiegherà loro anche come sarà finanziata l’opera, visto che a oggi si dice genericamente che 'si farà', ma nessuno spiega come. Da qui è curiosa tanta gioia e vorrei capire se questa nasce dalla condivisione magari con qualche comitato". 

"Inoltre - prosegue Ginefra - resta da capire se, nel caso si faccia, sarà al fianco dell’amministrazione comunale affinché vengano salvaguardati i cittadini sottoposti a esproprio e, poiché nell’incontro che abbiamo chiesto a Rfi perché si possa variare il progetto anche del lotto Pescara Chieti Scalo, com’è accaduto a quello del tratto di San Giovanni Teatino che verrà interrato, se si batterà come ha fatto con San Giovanni Teatino per un eventuale tunnel sotterraneo anche per Chieti Scalo. Se le sue dichiarazioni abbiano invece l’obiettivo di cercare consensi a Chieti attraverso le disgrazie amministrative del Comune derivanti da anni di malgoverno di centrodestra che hanno portato al dissesto - conclude Ginefra attaccando a sua volta Febbo - non credo che sia una buona strategia per essere rieletto e nemmeno un buon biglietto da visita, se ciò non avvenisse, per provare a candidarsi a sindaco della città”.  

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