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Un ordine del giorno per intitolare un luogo della città al carabiniere teatino Menichini, morto in servizio

L'appuntato dell'Arma Giangabriele Menichini, insignito della medaglia d'oro al valor civile, morì il 3 marzo del 2004

Un ordine del giorno per l’intitolazione di un luogo della città di Chieti all’appuntato scelto dei carabinieri Giangabriele Menichini, insignito di medaglia d'oro al valor civile (alla memoria).  A presentarlo al presidente del consiglio comunale e al sindaco è il gruppo consiliare Lega Salvini Abruzzo in vista del ventennale della morte di Giangabriele Menichini, che ricorrerà il 3 marzo.

Nato a Chieti nel 1964, l’eroico carabiniere morì nel 2004 a Pescara: non aveva ancora compiuto 40 anni quando, durante un servizio investigativo finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, morì travolto da un treno nei pressi di un passaggio a livello, nel tentativo di inseguire alcuni malviventi che poi vennero arrestati.

Nel 2011, con una cerimonia solenne presso il consiglio comunale di Chieti, l’Arma dei carabinieri venne insignita della “cittadinanza onoraria di Chieti” per la sua costante e fondamentale presenza nel capoluogo teatino che ospita da sempre la sede del Comando Legione Abruzzo e Molise oltre che la sede del Centro nazionale amministrativo dell’Arma.

“Proprio in questo contesto – evidenziano i consiglieri della Lega illustrando l’ordine del giorno - con la conoscenza dei fatti accaduti 20 anni fa, che hanno determinato la fine della  giovane vita dell’appuntato scelto Giangabriele Menichini ed alla motivazione  dell’eroico gesto per il quale, lo Stato italiano lo ha insignito della più alta onorificenza al valore civile, è doveroso che anche la città di nascita di questo ‘eroe moderno’ dell’Arma dei carabinieri gli attribuisca un riconoscimento concreto”.
 

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