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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"Gravi violazioni nel consiglio comunale", scatta l'esposto al prefetto

La consigliera di Azione Politica Pompilio denuncia i ritardi con cui vengono trattate in consiglio le interrogazioni, che dovrebbero ottenere una risposta entro 30 giorni

Un esposto al prefetto Mario Della Cioppa, per denunciare "gravi violazioni" nel funzionamento del consiglio comunale di Chieti che avrebbero "completamente svilito e non garantito il ruolo del consigliere comunale ad avere contezza delle circostanze nel proprio ruolo anche di controllore dell'attività di indirizzo politico e amministrativa in essere". A presentarlo è la consigliera comunale di Azione Politica Serena Pompilio. 

Nodo del contendere sono tre interrogazioni da lei stessa sottoposte all'attenzione degli amministratori comunali, a partire da settembre e fino a dicembre scorsi, calendarizzate nel consiglio comunale in programma lunedì (12 febbraio).

"La prima - spiega Pompilio - riguardava la problematica del servizio di refezione scolastica in città alla data del 3 di settembre. La seconda concerne le somme (se esistono) del fondo di solidarietà costituito da consiglieri, assessori, sindaco e presidente del consiglio; informazione formulata a fronte di una mia richiesta di utilizzo delle stesse per il servizio mensa, laddove era stata revocata una gara di appalto per mancanza di fondi. La terza, depositata a ridosso di Natale, volta ad avere contezza immediata dei buoni alimentari per i cittadini in difficoltà consegnati già scaduti nel periodo natalizio. Tre tematiche, non di poco conto, alle quali l’amministrazione Ferrara si è sottratta pur di nascondere le proprie responsabilità".

La consigliera spiega che "l’istituto delle interrogazioni serve per ottenere informazioni circa la verità su un determinato fatto oppure serve per conoscere i criteri ai quali ci si prefigge di operare. È, in parole povere, il conto della propria attività. Proprio per questo la normativa impone una risposta entro 30 giorni dal deposito". Cosa che non è accaduta con nessuna delle tre, considerando che sono trascorsi quasi sei mesi dalla presentazione della prima.

"Al Comune di Chieti - accusa - vi è beffa e arroganza di fronte al rispetto dei principali e minimi principi democratici al cospetto, però, di chi fa finta di non sapere. Lunedì arriverà una risposta (forse) quando già alla cittadinanza è chiaro che hanno millantanto una riapertura della mensa settembrina (al momento il servizio non è ancora ripartito, ndc), è evidente che non hanno voluto utilizzare il fondo di solidarietà per le famiglie e ormai i buoni spesa alimentari per le festività natalizie  non sono stati consegnati".

Al prefetto, Pompilio chiede di "intervenire con urgenza, al fine di porre rimedio alle gravi violazioni ut supra riportate, intervenendo nella misura che riterrà più opportuna, valutando anche di nominare un commissario ad acta o diffidando il Comune di Chieti- in persona del Sindaco p.t.- al rispetto delle regole".

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