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Primi giorni di scuola ma la mensa non riparte subito a Chieti: dubbi sul ripristino del servizio

La consigliera Pompilio denuncia: "Il Comune non ha accantonato somme per un servizio basilare per le famiglie. C’è una copertura solo per 23 giorni"

Anche questo nuovo anno scolastico è iniziato accompagnato dai dubbi relativi al ripristino del servizio di refezione scolastica che, almeno per questa settimana, non ripartirà nelle scuole comunali di Chieti. Ieri sono partite le iscrizioni al servizio ma le famiglie vorrebbero suna data certa per il riavvio delle mense scolastiche. A farsi portavoce dei dubbi è la consigliera Serena Pompilio di Azione politica che però afferma che la copertura finanziaria del servizio basterebbe per appena 23 giorni, allo stato attuale.  

"La mensa scolastica non solo non è ripartita ma non si sa se il servizio sarà garantito. Dopo le rassicurazioni dei giorni scorsi forniti dall’assessore, la verità - afferma - è che il Comune non ha accantonato somme per un servizio basilare per le famiglie. Solo per i mesi di ottobre - dicembre servirebbero 397.120,00 ma il Comune ne ha solamente 146.000,00 ossia c’è una copertura solo per 23 giorni. Nessuna garanzia e nessuna attenzione per le famiglie. Tutto ancora in alto mare comprese le procedure che l’amministrazione sta mettendo in atto solo ora. Dopo 2 anni e mezzo di contenzioso terminato a giugno di quest’anno, l’assessore non ancora sa come procedere: se con una nuova gara di appalto (non rendendosi forse conto che verranno generati altri contenziosi), se in proroga oppure se con una concessione di servizi".

Il primo giorno di scuola è arrivato ma le decisioni non sono ancora state ufficializzate, mentre i prezzi sono diventati di 5 euro a pasto rispetto ai 4,25 euro previsti dall’appalto.

"Ad oggi si è ancora allo stato primordiale - riprende Pompilio - poiché il Comune ha richiesto la conferma dell’offerta alla ditta solo il 31 di agosto e, quindi, si è ancora in attesa della risposta senza dimenticare che l’app con l’apertura delle iscrizioni per le famiglie parte solo oggi; dalla risposta attesa dalla Ladisa e dal numero di iscrizioni da parte delle famiglie partirà tutto l’iter finanziario e dipenderà la procedura amministrativa da seguire ancora nell’incertezza più assoluta. L’amministrazione Ferrara non ha inteso dare un indirizzo preciso sul tema della refezione scolastica non ritenendo evidentemente di attenzionare come “essenziale” un servizio che per le famiglie è indispensabile. Perché l’ente si è attivato solo il 31 di agosto? Ora che le diatribe giudiziarie sono terminate si riflette sulla revoca della gara indetta, terminata ed oggetto di cause durate 2 anni e mezzo, per quale motivo? Per favorire nuovi ed ulteriori contenziosi?" conclude.

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