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Erosione costiera: il litorale chietino è in pericolo, scatta l'interpellanza

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Taglieri chiede conto alla Regione dei ritardi nello stanziamento dei fondi

Un'interpellanza per chiedere conto alla Regione dei ritardi sul piano di difesa della costa. a presentarla il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Francesco Taglieri, che accusa l'ente di non aver ancora pubblicato l'annunciato "Piano di difesa della costa".

"Siamo in un ritardo clamoroso - tuona il pentastellato - e le nostre coste continuano a essere vittime di un fenomeno erosivo che, oltre a mettere a rischio il settore turistico, in alcuni casi rappresenta anche un pericolo per la cittadinanza e per le opere in prossimità della costa, come per esempio la Via Verde. Siamo stanchi degli annunci a cui poi non seguono i fatti, le coste d’Abruzzo non hanno bisogno di soluzioni tampone che durano meno di una stagione balneare. È necessario che si attui un piano definitivo che risolva il problema una volta per tutte”.

L'interpellanza interroga il presidente Marco Marsilio e l'assessore Nicola Campitelli per sapere quali misure intende adottare la Regione Abruzzo per affrontare le criticità, entro quanto tempo si prevede di presentare il nuovo “Piano di difesa della costa” e quali interventi, e in quali tempi, sono previsti per le zone ad alto rischio nella provincia di Chieti.

La Regione nel febbraio 2019 ha stanziato 2 milioni e 224 mila euro per interventi di difesa e ripristino degli arenili nei comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi, Francavilla e Casalbordino. Lo scorso novembre, con la dichiarazione dello Stato di emergenza, a quelli già previsti si sono aggiunti interventi urgenti da eseguire sul litorale dei comuni di Ortona, Fossacesia e Torino di Sangro per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro.

"Stanziamento di soldi pubblici - accusa Taglieri - che a quanto pare però non si è tradotto in una soluzione. Oggi i chilometri in erosione in Abruzzo sono 82, pari quindi a circa il 63% del litorale. Oltre la metà delle nostre coste è in pericolo".

Il 23 gennaio è stata presentata la relazione preliminare al “Piano di difesa della costa” con la prospettiva di approvare l’intero piano entro l’estate.

"Ma l’estate - incalza il consigliere regionale - è quasi giunta al termine e del Piano non si ha traccia, rimangono solo gli annunci del presidente Marsilio sulla stampa".

Ad avere la peggio è il litorale della provincia di Chieti, che registra le maggiori criticità in termini di erosione costiera. Le aree indicate dall’indice di rischio più alto ricadono sui comuni di Casalbordino, Fossacesia, Ortona e Rocca San Giovanni, ed è presente un rischio appena di poco inferiore da aree nei comuni di Torino di Sangro, San Vito. "Non è stata messa in campo nessuna ipotesi di intervento - aggiunge Taglieri - soprattutto per le zone a più alto rischio, tra Casalbordino ed Ortona, otto nelle prime dieci indicate nella relazione preliminare".

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