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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, Di Gregorio: "Emergenza creata da chi vuole inceneritori"

Nel consiglio comunale straordinario di oggi il capogruppo della Federazione della sinistra non ha votato gli ordini del giorno. "C'è uno strano rimpallo di responsabilità", dice

Il capogruppo della Federazione della sinistra, Riccardo Di Gregorio, stamane nel consiglio comunale straordinario ha deciso di non votare gli ordini del giorno presentati dalla maggioranza e dall’opposizione. 
La riunione era stata indetta per discutere del paventato conferimento dei rifiuti del pescarese nella discarica Casoni di Chieti.

L’odg presentato dai gruppi consiliari di opposizione è stato respinto, con 9 voti favorevoli, 19 contrari e un astenuto. Quello della maggioranza è stato approvato con 20 voti a favore, 9 contro e 3 astenuti. 

E nel suo intervento in consiglio Di Gregorio ha lanciato accuse ben precise: “Stiamo facendo campagna campanilista per difendere gli abitanti di Brecciarola o per costruire gli inceneritori? Sembra che faccia comodo produrre l’emergenza per costruire i termovalorizzatori”.

Secondo il consigliere, infatti, “la gestione dei rifiuti nella città di Chieti ed in Provincia trova molti difetti, perché  con il rimpallo delle responsabilità tra Pd e Pdl e tra le province di Chieti e Pescara, sembra che si punti a costruire l’inceneritore magari proprio nella nostra Città – sentite le ultime dichiarazioni del Sindaco di Chieti che si dice favorevole a questa possibilità”.

Secondo Di Gregorio “è strano che il Pd di Chieti abbia una posizione simile a quella del sindaco Di Primio sulla questione della solidarietà”. Una stranezza che si aggiungerebbe “all’idea del Pd di Cupello che vuole gli inceneritori, così come l’assessore provinciale Eugenio Caporrella del Pdl”.

La Federazione della sinistra è contraria all’ampliamento della discarica e si chiede “come possa cambiare una situazione che la stessa maggioranza di centrodestra alla Provincia fa rimanere in stallo. Infatti non esiste un piano rifiuti della provincia di Chieti ed il centrodestra dovrebbe vergognarsi per non averlo ancora redatto. Se si vuole realmente bloccare l’ampliamento di Casoni – propone Di Gregorio - anziché fare Ordini del Giorno si faccia una petizione per chiedere le dimissioni di Caporrella".

E dalla Provincia passa alle critiche alla Regione: “Siamo un territorio di un milone e duecentomila abitanti e sarebbe razionale avere un unico ambito di riferimento”. Eppure i governi Berlusconi e Monti hanno contribuito ad abolire gli Ato e le province. Si chiede dunque Riccardo Di Gregorio: “Chi farà cosa quindi? Non si può affidare la gestione ed il controllo in capo allo stesso ente”.

“Ma c’è di peggio – continua Di Gregorio - al di là delle funzioni di programmazione e controllo, attualmente ancora in carico alle Province, rimane la situazioni incredibile di avere ben 14 ex consorzi, quindi, 14 consigli di amministrazione. In due parole, quattordici poltronifici. Questa è la vera causa dell’emergenza, sia perché sono troppi,  sia perché sono inefficienti anche perché riempiti "trombati" dal Pd e dal Pdl”.

Poi il capogruppo della Federazione della sinistra lancia un invito al Pd teatino: “Se volesse fare una vera battaglia dovrebbe chiedere ai propri Sindaci di dimissionare il CdA di Ambiente Spa, ma questo vale anche per il Pdl”.

Secondo Di Gregorio “in questo settore non dovrebbe esistere emergenza in quanto tutto è programmabile. Chi ha voluto che non si realizzasse la differenziata e l’impiantistica per aprire la strada che ci porterà all’emergenza? Chi ha interesse per gli inceneritori! Ed è di questo che parla l’inchiesta della Procura di Pescara che ha portato alle dimissioni di due assessori della Giunta Chiodi, Daniela Stati e Lanfranco Venturoni, e le indagini sul collega consigliere Comunale, nonché senatore della Repubblica, Fabrizio Di Stefano. E’ sotto gli occhi di tutti – conclude Di Gregorio - che l’emergenza, partita dal crollo della Discarica “La Torre” di Teramo, riempita oltre misura, sia determinata dal Presidente della Regione Gianni Chiodi, che per fortuna, fino a qualche anno fa, i danni li faceva solo a Teramo”.

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