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La commissione d'inchiesta sull'acqua arriva in consiglio regionale: si vota nella prossima seduta

A proporla la capogruppo del Movimento 5 stelle Marcozzi, che invita anche gli esponenti di maggioranza a votare favorevolmente

Va avanti l'iter di istituzione della commissione d'inchiesta sull'acqua in Regione Abruzzo. Ad aggiornare sugli ultimi sviluppi è la proponente Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 stelle, che ne è stata promotrice.

“La direzione Affari della Presidenza e Legislativi – spiega – ha certificato la regolarità della richiesta da me avanzata e sottoscritta da alcuni consiglieri regionali delle forze di opposizione. Era un passaggio necessario per poter calendarizzare il voto sulla istituzione della commissione d'inchiesta sull'acqua, che adesso è stato inserito nell'ordine del giorno del prossimo consiglio che si terrà martedì 17 maggio”.

“Si tratta di un altro passo formale - prosegue Marcozzi - nella direzione che indichiamo ormai da mesi. Basta leggere un qualsiasi sito di informazione o quotidiano per avere contezza delle infinite problematiche legate all'acqua in Regione Abruzzo. Le interruzioni sono all'ordine del giorno, così come le rotture delle reti che provocano disagi incalcolabili alla cittadinanza. I temi su cui focalizzare il lavoro sono di importanza straordinaria: dalla pessima condizione in cui versano le infrastrutture, con picchi di oltre il 70% di dispersione idrica, all'organizzazione della governance regionale, fino alla pianificazione dei fondi del Pnrr”.

“La politica - dice la consigliera pentastellata - deve lavorare per garantire agli abruzzesi il diritto all'acqua, specialmente adesso che stiamo entrando nel periodo più caldo dell'anno. È una responsabilità che la Regione deve assumersi una volta per tutte, ed è per questo che sono convinta che l'istituzione della commissione debba essere votata a larghissima maggioranza. Mi auguro che anche il centrodestra comprenda l'importanza di questa istanza e consenta a tutti di lavorare alla soluzione di problemi che ci trasciniamo da decenni”.

“L'esperienza del passato e le notizie del presente ci insegnano che non possiamo aspettare. La commissione acqua dovrà essere un organo di ascolto delle denunce, di contatto diretto tra i cittadini e istituzioni, e di pianificazione degli investimenti futuri. Non c'è tempo da perdere”, conclude Marcozzi.

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