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Chieti esclusa dai fondi ministeriali per la riqualificazione urbana, che ne sarà dei progetti?

Lo studio presentato in accordo con l'agenzia del Demanio è arrivato 95esimo su 120 Comuni e oggi il capogruppo di Giustizia Sociale Di Paolo chiede chiarezza con un'interrogazione

Il Comune di Chieti non ha ottenuto i fondi per il “Programma straordinario d’intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, piazzandosi solo al 95esimo posto su 120 amministrazioni partecipanti. Il progetto di riqualificazione presentato da Chieti, infatti, ha ottenuto soltanto 40 punti, venendo così escluso, visto che solo i primi 24 progetti saranno finanziati.

E oggi il capogruppo di Giustizia Sociale Bruno Di Paolo chiede chiarezza, tramite un’interrogazione a risposta orale avanza al sindaco Umberto Di Primio e all’assessore Raffaele Di Felice. “Una delusione dal sapore del danno per il Comune di Chieti, che ha partecipato al bando con il coinvolgimento dell’Agenzia del Demanio, presentando un ambizioso progetto di fattibilità tecnico economico denominato “Programma straordinario d’intervento per la riqualificazione urbana” dell’importo complessivo di 23 milioni di euro, di cui 15 milioni a carico dell’Agenzia del Demanio per le opere di propria competenza”. 

Il progetto prevedeva la riqualificazione del collegamento pedonale di piazza Falcone e Borsellino, ossia il terminal bus, quella di piazza San Giustino e il completamento delle opere nella ex Caserma Berardi e nell’area della ex scuola media Vicentini. “Si è persa un’occasione d’oro per il rilancio della città - dice Di Paolo - ma, paradossalmente, nessuno sa perché sia successo e se ci siano delle responsabilità”. 

Ecco perché il capogruppo di Giustizia Sociale chiede, in sostanza, che ne sarà di progetti tanto ambiziosi per la riqualificazione del Colle. In particolare, chiede all’amministrazione se “abbia operato correttamente nella predisposizione del progetto presentato o se ci siano state inadempienze e/o mancanze”. Inoltre, vuole sapere se il Comune rinuncerà ai tre ambiti di intervento, se ne porterà avanti almeno uno o tutti, anche soltanto in parte. 

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