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Aqualand, il Movimento 5 Stelle contrario alla proroga al gestore

i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Vasto Dina Carinci e Marco Gallo che criticano la scelta della giunta comunale di prolungare il termine fino al 30 settembre concesso agli attuali gestori

"La proroga della concessione per Aqualand non è frutto del caso o del Covid, ma di un'attenta regia con un finale a effetto visto che la società di gestione è stata esentata dal pagamento del canone annuo, pari a 88mila euro". A dirlo è sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Vasto Dina Carinci e Marco Gallo che criticano la scelta della giunta comunale di prolungare il termine fino al 30 settembre concesso agli attuali gestori per permettere la riapertura del Parco acquatico dell'Incoronata durante l'imminente stagione estiva.

"Abbiamo spesso denunciato la cronica tendenza dell'amministrazione comunale verso la proroga di concessioni nonostante le relative scadenze fossero note da anni -  dicono i pentastellati - rricordiamo per tutte la proroga di 6 mesi a beneficio della Pulchra, dopo una concessione durata ben 20 anni. Non è molto diverso il caso dell'Aqualand, un parco acquatico per il quale una classe politica miope, quella di centrodestra, ha fissato una scadenza della concessione nel mese di giugno 2021, a stagione estiva quindi iniziata, mentre una classe politica cieca, quella di centrosinistra, in 15 anni non ha provveduto, secondo logica e buon senso, ad allineare la scadenza con il fine stagione. L'estate scorsa Aqualand non è stato aperto in conseguenza di una decisione unilaterale del concessionario, che non ha ritenuto opportuno sobbarcarsi i costi delle prescrizioni anti Covid".

I due consiglieri  spiegano che "di fronte alla mancata apertura del Parco, confermata dal concessionario anche dopo una riunione con il presidente della Regione, Marco Marsilio e con il sindaco di Vasto, Francesco Menna, sarebbe stato opportuno revocare la concessione e indire subito un nuovo bando di gara per essere pronti per l'estate 2021. Nulla di tutto questo. E così, dopo un anno, la decisione di prorogare la concessione appare l'unica praticabile. Sappiano i cittadini che tutto ciò non è frutto del caso, o del Covid, ma di un'attenta regia con un finale a effetto: la proroga a titolo gratuito. Il concessionario sarà quindi esentato dal pagamento del canone annuo, pari a circa 88.000 euro. Ancora una volta i cittadini, dopo il danno della mancata apertura nel 2020, subiscono la beffa del mancato incasso del canone nel 2021". 

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