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Tumore del pancreas: l'università d'Annunzio annuncia uno "studio innovativo"

La ricerca finalizzata a un nuovo approccio terapeutico basato sull’infusione di vescicole extracellulari ha ricevuto un finanziamento di 1,4 milioni di euro da “Next Generation” dell’Unione Europea

"Uno studio innovativo per combattere il tumore del pancreas". Ad annunciarlo è l'università "d'Annunzio" di Chieti che fa sapere di aver ottenuto un finanziamento di 1,4 milioni di euro da “Next Generation” dell’Unione Europea. 

Del gruppo, coordinato dal professor Mauro Di Ianni, fanno parte i professori Alessandro Cama, Assunta Pandolfi, Paola Lanuti, Rosa Visone, Nicola Tinari, Manuela Iezzi ed i ricercatori Serena Veschi, Lisa Marinelli e Natalia Di Pietro. Questo gruppo di ricercatori, sulla base della linea di ricerca da loro proposta, è stato affiliato al Centro Nazionale Pnrr-Cn3 “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna”.

Il gruppo di ricercatori della “d’Annunzio” ha lavorato alla stesura del progetto “Vescicole extracellulari da cellule Car-T nell’adenocarcinoma pancreatico”. Le cellule Car-T sono attualmente impiegate con successo nel trattamento delle neoplasie ematologiche e sono oggi considerate l’ultima frontiera dell’immunoterapia in ambito oncologico.

Nel contesto delle diverse strategie di immunoterapia cellulare, l’infusione di linfociti T, ingegnerizzati per essere efficaci contro specifici marcatori tumorali, rappresenta un approccio nuovo e particolarmente promettente in campo oncologico. Tuttavia, allo stato attuale, queste strategie terapeutiche presentano ancora un’efficacia limitata nella gran parte dei tumori solidi. In particolare, il cancro del pancreas, in progressivo aumento e privo di protocolli terapeutici efficaci, rappresenta uno dei tumori solidi meno responsivi alle terapie convenzionali.

"L’obiettivo del progetto - spiega Mauro Di Ianni, docente di Malattie del sangue della “d’Annunzio” - è quello di valutare per il trattamento di tumori pancreatici le potenzialità dell’immunoterapia con cellule Car-T dirette verso nuovi antigeni associati all'adenocarcinoma pancreatico o con vescicole extracellulari secrete da cellule Car-T. Questa strategia innovativa - aggiunge Di Ianni - basata sull’impiego di vescicole extracellulari, cioè rilasciate dai linfociti T ingegnerizzati, potrebbe aggirare la vulnerabilità delle Cae-T all’immunosoppressione operata dai tumori solidi e superare la difficoltà di accesso nel microambiente tumorale.

Il gruppo di ricercatori della “d’Annunzio” - conclude il professore - è impegnato nello sviluppo di questo innovativo approccio terapeutico, basato sull’infusione di vescicole extracellulari, che non è mai stato applicato nei tumori del pancreas".

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