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Aumentano le immatricolazioni all'università d'Annunzio, costante il numero dei fuorisede

Il bilancio tracciato dall'ateneo evidenzia un incremento del 5% rispetto allo scorso anno, ma il dato è provvisorio, perché le iscrizioni sono ancora aperte

Aumentano le immatricolazioni all'università d'Annunzio per l'anno accademico 2020/2021. Il bilancio tracciato dall'ateneo evidenzia un incremento del 5% rispetto allo scorso anno, ma il dato è provvisorio, perché le iscrizioni sono ancora aperte. Le nuove matricole sono finora 6.143, rispetto alle 6.007 registrate alla stessa data del 2019.  

La d'Annunzio rientra tra i grandi atenei italiani, con più di 20mila iscritti e 5 mila matricole in media ogni anno. Resta costante l'iscrizione di studenti da fuori regione, che sono il 42% degli immatricolati, nonostante la tendenza sempre più frequente, soprattutto nel centro-sud, a prediligere gli atenei più vicini. 

"C’è naturalmente una grande soddisfazione - commenta il rettore Sergio Caputi - per questi dati che sono davvero molto positivi. Con la pandemia in corso c’era il timore, annunciato anche da più parti, di una grande fuga degli studenti dalle università. Invece, stiamo registrando un aumento continuo di immatricolazioni, che è ancor più significativo, se si tiene conto che circa metà dei nostri iscritti proviene da fuori regione e che l’Abruzzo conta altre due università che sono attive sul territorio regionale".

"La d’Annunzi - aggiunge il professor Caputi -  continua ad esser attrattiva in Abruzzo e in tutta Italia, soprattutto nelle regioni del centro-sud, grazie alla sua ampia, articolata e moderna offerta formativa. In particolare, tra i nuovi corsi di studio, sta brillando quello in Ingegneria biomedica, che ha fatto registrare un successo al di sopra delle nostre più rosee aspettative. È il segno di una politica universitaria attenta alle esigenze formative e alle vocazioni professionali dei nostri giovani, che ha visto negli ultimi tre anni l’avvio di nuovi corsi di laurea, tra i quali Digital marketing, Logopedia e, appunto, Ingegneria Biomedica. È giusto anche ricordare - conclude il rettore della d'Annunzio, Sergio Caputi - che questo ateneo ha saputo dare un’immediata risposta attraverso l’attivazione della didattica a distanza e ha garantito una costante vicinanza ai nostri studenti in questi mesi segnati dalla pandemia".

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