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La Cgil denuncia: "Per il personale dei nidi niente assemblea durante l'orario di lavoro"

Dopo che il Comune di Chieti ha invitato a spostare l'orario dell'assemblea il sindacato insorge e non esclude lo stato di agitazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Il diritto di partecipare all’assemblea sindacale durante il lavoro è negato alle educatrici e al personale dei nidi d’infanzia comunali di Chieti.

A seguito di una comunicazione inviata il 9 novembre abbiamo ricevuto una mail dal Comune, a firma della segretaria generale, che ci invitava a rimodulare detta comunicazione con cui abbiamo convocato un’assemblea sindacale retribuita del personale dei nidi per il 1° dicembre, dalle ore 15 alle 17,30, e quindi, in sostanza, ci imponeva di svolgere la riunione sindacale solo dopo la chiusura dei servizi e quindi al di fuori dell’orario di lavoro.

Evidentemente al Comune non hanno ben chiaro il significato di “assemblea sindacale retribuita”,

che è tale, ovviamente, solo se si svolge durante le ore di lavoro. A fronte di questo ennesimo atto dell’amministrazione nei confronti dei diritti contrattuali delle lavoratrici dei servizi d’infanzia la Fp Cgil non starà zitta e attiverà tutti gli strumenti consentiti dalla legge e dal contratto a difesa delle lavoratrici, e si rivolgerà alle autorità competenti per il ripristino delle agibilità sindacali violate.

E sì che i problemi in discussione non sono di poco conto: personale precario, quasi la metà

dell’organico assunto dall’ASM Chieti Solidale con un'altra tipologia di contratto e quindi con retribuzioni diverse a parità di mansioni, mancato rispetto delle clausole contrattuali per il

personale educativo dipendente comunale, mancato accreditamento dei servizi e mancato rispetto della legge regionale 76, che stabilisce i requisiti per tali servizi, in primis quello della presenza del coordinamento pedagogico, figura questa addirittura cancellata dalla dotazione organica dell’ente e invece di fondamentale importanza anche per la progettazione finalizzata all'erogazione di contributi europei e governativi a vantaggio dei servizi pubblici per la prima infanzia, con conseguente perdita di risorse per la nostra città.

Questioni che evidentemente non interessano il Comune di Chieti, così come non interessa il corretto funzionamento dei nidi comunali che invece, come tutti sanno, e come ribadito anche

con atti e provvedimenti legislativi concreti, sono tra i servizi più importanti e al centro degli

interessi e dei bisogni della maggioranza dei cittadini. Ormai la misura è colma e non escludiamo, oltre alle azioni a tutela della nostra organizzazione dei lavoratori, la proclamazione dello stato di agitazione.

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