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Un migliaio alla Via Crucis, da 41 anni la preghiera per il lavoro

Il corteo ha attraversato nel tardo pomeriggio della Domenica delle Palme il centro cittadino, le 14 stazioni curate da gruppi e associazioni

Quasi mille persone hanno seguito domenica sera la Via Crucis dei Lavoratori organizzata dalle Acli provinciali di Chieti.

Il corteo, con in testa l’arcivescovo monsignor Bruno Forte, è partito dopo le 18,45 dalla cattedrale di San Giustino, accompagnato dall’immancabile coro del Miserere di Chieti, dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti diretto dal Maestro Loris Medoro.

Da quarantuno anni la Via Crucis delle Acli provinciali di Chieti “è la preghiera delle sofferenze, delle speranze, delle esperienze dei lavoratori, dei disoccupati, di chi cerca una prima occupazione e soprattutto dei poveri” sintetizzano gli organizzatori. Per questo ha assunto ancor più significato la partecipazione quest’anno, per la prima volta, della Comunità Giovanni XXIII della Capanna di Betlemme di don Oreste Benzi. Erano più di venti le associazioni e gruppi religiosi che hanno curato, anche in maniera congiunta, le varie preghiere e letture lungo il percorso partito da piazza San Giustino e snodatosi lungo tutto corso Marrucino per terminare davanti alla chiesa della Trinità. Qui l’arcivescovo Bruno Forte ha rivolto una preghiera in particolar modo a chi è senza lavoro, a chi lo ha perso e ai tanti giovani che lo cercano. “Il lavoro è dignita – ha ditto monsignore – preghiamo per creare condizioni favorevoli ad una ripresa del lavoro”.

“Le Acli di Chieti, da più di quarant’anni, mettono al centro di un grande momento di sincera preghiera col Padre questi problemi per trovare conforto, forza, determinazione, luce di speranza per il tempo che ci attende – ha spiegato il presidente provinciale Acli, Mimmo D’Alessio – La nostra Via Crucis dei Lavoratori è una tappa dell’impegno di chi, come gli Aclisti, sta accanto ai lavoratori, ai disoccupati, agli inoccupati, oggi soprattutto ai poveri affidatici da Papa Francesco. Il nostro impegno quotidiano è fatto di servizio, di pazienza, di tenacia, cioè di amore ma anche della grande speranza di poter fare sempre qualcosa di buono. Nella preghiera troviamo la forza della serenità per proseguire ogni giorno e per attraversare il cambiamento affrontando le sua sfide”.

Queste le associazioni che hanno curato le stazioni della Via Crucis: Assisi Pax International, L’Ofs e il Coordinamento Donne Acli in apertura; l’Avis e l’Aido; la Polizia Municipale, i Vigili Urbani in pensione, il Modavi; la Confraternita della Misericordia; la Comunità Giovanni XXIII-Capanna di Betlemme di don Oreste Benzi; la Sorgente e il volontariato Vincenziano; l’Unms e l’Associazione Nazionale Alpini; il Patriarcato di Costantinopoli; il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana; il Circolo Ricreativo Aziendale dell’ospedale e le Ancelle dell’Incarnazione; l’Anffas; i giovani delle Acli; il Corpo della Polizia Penitenziaria della casa Circondariale di Chieti; la Presidenza Provinciale delle Acli.

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