Lanciano, sequestro madre e figlia e rapine: responsabile chiede scusa alle vittime
Il 28enne, ai domiciliari in una struttura di recupero per tossicodipendenti, è stato condannato dal gup con rito abbreviato. A ognuna delle sue vittime ha scritto una lettera di scuse
E' stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per sequestro di persona a rapina a mano armata M.I., il 28enne di Lanciano che lo scorso 24 febbraio sequestrò una mamma di 30 anni che era in macchina con la figlia di 2 mesi, in attesa che il marito uscisse dalla farmacia.
Le due vittime vennero tenute in ostaggio per due ore, sotto la minaccia di una pistola e solo dopo un lungo giro in auto l'uomo rilasciò gli ostaggi facendosi prima consegnare dalla donna 50 euro.
Arrestato dopo due settimane, M.I. nel frattempo aveva anche messo a segno due rapine nel frentano: la prima all'interno di un supermercato di Frisa dove arraffò 80 euro dalla cassa dopo aver puntato una pistola contro la cassiera e la borsetta di una signora, l'altra quando rubò un'auto. Per questi uliimi tre ultimi reati in continuazione è stato condannato ad altri 3 anni di reclusione.
L'uomo, che ora si trova ai domiciliari in una struttura per recupero tossicodipendenti, ha scritto a tutte le vittime una lettera di scuse. Per ora deve averlo perdonato solo la sola donna sequestrata con la figlia, visto che non ha chiesto alcun risarcimento danni.