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Incidenti stradali Lanciano

Morto nell'auto precipitata nella scarpata: Roccascalegna piange Cosmo D'Alonzo

La vittima dell'incidente di oggi, 27 febbraio, è un ex dipendente Sevel di 69 anni. Nell'auto viaggiava anche la moglie, ricoverata a Chieti. Il cordoglio del sindaco Giangiordano: "Erano in pensione, si godevano i nipotini. Questo incrocio va messo in sicurezza"

È Cosmo D'Alonzo, 69 anni, ex dipendente Sevel di Roccascalegna, la vittima del terribile incidente di questa mattina, 27 febbraio, sulla provinciale Lanciano-Atessa, all'incrocio per località Brecciaio.

D'Alonzo, padre e nonno in pensione, viaggiava sulla sua Fiat 500L verde, insieme alla moglie Mirella, 63 anni, originaria di Colledimezzo, ferita e ricoverata all'ospedale di Chieti. I coniugi si stavano recando a Lanciano per una visita medica.

Poco dopo le 9.30 la loro utilitaria stava uscendo dal bivio per immettersi sulla Statale 84, quando sarebbe stata travolta da un'AudiA6, proveniente da Lanciano e guidata da un 42enne sempre di Roccascalegna.

La 500 con la coppia a bordo è 'volata' nella scarpata che costeggia la strada provinciale, finendo a testa in giù. È stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Casoli per liberare il 69enne dal suo posto di guida. Una volta estratto dalla portiera, il personale del 118 ne ha constatato il decesso.

La moglie, che lamentava dolori all'addome, è stata trasportata all'ospedale di Chieti. L'altro conducente, ferito lievemente, è stato portato a Lanciano.

Dinamica e responsabilità sono al vaglio dei carabinieri del Radiomobile, che hanno effettuato i rilievi coadiuvati dai colleghi di Casoli. I militari, intanto, hanno richiesto i test tossicologici. Sembra che al 42enne la patente fosse stata restituita da alcuni mesi.

La salma di D'Alonzo, su disposizione della procura di Lanciano, è stata restituita ai familiari. Si trova al cimitero di Roccascalegna dove, con molta probabilità, giovedì si svolgeranno i funerali.

“Li ho incontrati stamattina al bar – racconta il sindaco Domenico Giangiordano, arrivato sul luogo dell'incidente – Erano entrambi in pensione dopo aver lavorato 40 anni nella ex Sevel, allo stesso turno. Si godevano la famiglia, i figli Giacomo e Luana, e anche due nipotini. Andava tutto bene fino a questa mattina”.

L'incrocio di Brecciaio e per la Pedemontana che porta a Casoli non è nuovo a incidenti, anche gravi. L'ultimo si è verificato 15 giorni fa, con tre feriti tra cui una donna elitrasportata in ospedale. A dicembre un furgone era finito nella scarpata, per fortuna senza conseguenze gravi per il conducente.

“Si pensa a fare rotatorie dove non sono indispensabili – aggiunge il sindaco Giangiordano - qui potrebbe risolvere il problema della velocità. Questo incrocio va messo in sicurezza”.

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