Decorazioni, alberi, luci di Natale e giocattoli non sicuri o contraffatti, maxi sequestro in provincia di Chieti [FOTO-VIDEO]
Diverse operazioni sono state eseguite dai militari della guardia di finanza di Chieti, Lanciano e Vasto: ispezionati diversi negozi e attività
Sono più di 11mila gli articoli sequestrati dalla guardia di finanza del Comando provinciale di Chieti in quanto ritenuti non sicuri o contraffatti.
Le Fiamme Gialle del nucleo teatino, della Compagnia di Vasto e della Tenenza di Ortona, hanno intensificato l’azione di controllo economico del territorio finalizzata a contrastare la diffusione di prodotti recanti marchi contraffatti e/o non sicuri.
In particolare, i finanzieri del gruppo di Chieti, nel corso di due controlli in altrettanti esercizi commerciali, hanno sottoposto a sequestro più di 1.500 luci natalizie in quanto non conformi agli standard di sicurezza previsti e più di 1.900 carte da gioco “Uno” contraffatte.
I militari vastesi, di contro, in una locale attività commerciale, hanno sequestrato 170 pezzi di decorazioni natalizie luminose, anch’esse non rispettose della prevista normativa di riferimento. Mentre i finanzieri della Compagnia di Lanciano hanno, invece, eseguito due controlli ad esercizi di “vicinato”, siti in Lanciano e Atessa, dove sono state accertate violazioni agli obblighi sanciti dal codice del consumo (decreto legislativo numero 206/05) su 65 prodotti tipicamente natalizi (quali alberi sintetici, luminarie, sistemi di illuminazione per l’esterno e addobbi), per i quali è scattato il sequestro amministrativo.
Le Fiamme Gialle ortonesi, a Rocca San Giovanni e a Francavilla al Mare, in 3 negozi, hanno sequestrato circa 470 confezioni di luci natalizie, oltre 4.190 giocattoli, 720 pile, “non conformi” e/o “non sicure” e circa 2.200 carte da gioco delle tipologie “Uno” e “Pokemon” false. Le luci sequestrate, a uso esterno, non rispondevano agli standard previsti per resistere alle intemperie, con rischi evidenti di corto circuito ed incendi. Sulle confezioni delle stesse erano riportate indicazioni mendaci sulla qualità e tipologia di utilizzo di prodotti rispetto a quella pubblicizzata, traendo in inganno i consumatori. Tale circostanza ha reso configurabile il reato di Frode in Commercio (ex articolo 515 del codice penale).
La particolare attenzione rivolta ad intercettare giochi non sicuri e contraffatti ha, invece, impedito la vendita agli ignari acquirenti di oltre 8.250 articoli ludici che riportavano segni mendaci e privi di qualsiasi indicazione sul produttore, o non indicavano, in forma chiaramente leggibile, le istruzioni in lingua italiana, un’adeguata nota informativa per il loro utilizzo o precise descrizioni sulle caratteristiche merceologiche dei prodotti, in violazione del codice del consumo nonché del codice penale. Proprio per le carte da gioco sottoposte a sequestro, è stato riscontrato come le stesse venissero offerte alla metà del prezzo rispetto a quelle originali, a discapito della qualità dei prodotti utilizzati e della sicurezza dell’utilizzatore finale, soprattutto in caso di bambini.
Al termine delle attività, sono state effettuate, complessivamente, 5 segnalazioni alle autorità giudiziarie competenti e 4 alla Camera di Commercio di Chieti - Pescara. Il comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, precisa che «l’attenzione investigativa è ora rivolta a verificare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale». L’ufficiale sottolinea anche che «il contrasto alla contraffazione e alla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard vuol dire anche salvaguardare il tessuto produttivo italiano, particolarmente esposto agli effetti dannosi di tali comportamenti illeciti, e garantire una protezione efficace dei consumatori in un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza».