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Cronaca Fara San Martino

“Grano straniero classificato come italiano”, imputazione coatta per frode in commercio alla De Cecco

Il tribunale di Chieti ha respinto la richiesta di archiviazione disponendo l’imputazione coatta per frode in commercio nei confronti di presidente, direttore degli acquisti ed ex direttore del controllo qualità. L’azienda: “Abbiamo fiducia della magistratura, utilizziamo soltanto i gran migliori”


Il pastificio De Cecco di Fara San Martino è accusato di frode in commercio: il giudice del tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha disposto l’imputazione coatta nei confronti del presidente del gruppo di Fara San Martino Filippo Antonio De Cecco, del direttore degli acquisti Mario Aruffo e dell’ex direttore del controllo qualità Vincenzo Villani. Il gip ha ordinato l’imputazione coatta rigettando la richiesta di archiviazione del pm, contro la quale aveva presentato opposizione l’Asso – Consum.

L’indagine era partita dopo la denuncia di un ex dirigente della De Cecco riguardante una partita di circa 4.500 tonnellate di grano di provenienza francese, ma che sarebbe stato classificato da De Cecco come pugliese. 

Come riporta Il Fatto Quotidiano, per il giudice la dichiarazione pubblicitaria di utilizzo dei soli “migliori grani duri italiani, californiani e dell’Arizona” è stata “una informazione infedele (veniva utilizzato anche grano di altra provenienza)" e “frutto di una precisa strategia aziendale”.

La De Cecco, dal canto suo, si dichiara serena ricordando che l’utilizzo di una modesta quantità di grano francese di prima qualità impiegata nella produzione di pasta all’inizio del 2020 non è in contrasto con le indicazioni di provenienza del grano riportate sulle confezioni, che espressamente menzionano anche i paesi UE e non UE. 

“Siamo sereni e fiduciosi nella magistratura - si legge in una nota diffusa dall’azienda -. Su questa vicenda c’è già stata una richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero, a dimostrazione del fatto che ci siamo sempre comportati correttamente tutelando l’alta qualità del nostro prodotto e rispettando la dovuta trasparenza nei confronti dei consumatori. Utilizziamo i grani e le tecniche migliori per fare del nostro prodotto una eccellenza. Siamo certi che questa questione sarà presto risolta anche nel merito”.
 

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