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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Controlli dei Nas a località turistiche e della movida: in Abruzzo sequestrati 60 chili di carne e pesce [VIDEO]

Ispezione in un villaggio turistico del litorale adriatico teramano: i prodotti alimentari congelati erano privi delle necessarie indicazioni sulla tracciabilità

Controlli dei carabinieri dei 12 Nas dell’Italia centrale negli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche e nelle aree della movida. Sei chiusure disposte e 81 le violazioni che sarebbero state riscontrate.

Nella nostra regione i controlli hanno interessato la costa adriatica. Sul litorale in provincia di Teramo, i Nas di Pescara hanno sequestrato, nel corso di un'ispezione a un villaggio turistico, 60 chili di prodotti alimentari, sia pesce sia cane, freschi all’origine, congelati in loco ma risultati privi delle necessarie indicazioni sulla rintracciabilità e sulla data di congelamento.

Sarebbero state contestate sanzioni amministrative per 2.000 euro, per carenze documentali riconducibili al piano di autocontrollo Haccp.

Nel resto d'Italia le ispezioni sono state condotte, in particolare, nel corso degli eventi “Tevere Expo”, “Umbria Jazz”, “Tuscia Film Festival”, “Viper Summer Festival” e, per quanto riguardo la movida, sui litorali della Versilia, della riviera romagnola, adriatica, le località balneari a maggiore attrazione turistica per i Nas sardi, Terracina e l’isola di Ponza, gli eventi sul Lungarno e nel centro storico di Parma.

I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari), accertando violazioni presso 81 di esse (pari al 50% degli obiettivi ispezionati), dei quali 6 oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali che ne hanno impedito la prosecuzione del servizio. 101 in tutto le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate.

Circa la metà delle violazioni accertate sarebbero risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni o collocati in spazi ristretti e inadeguati.

Nelle situazioni più gravi sarebbero stati trovati alimenti, di varia origine, detenuti in cattivo stato di conservazione, in alcuni casi proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancherebbe l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni e, per tali motivi, i Nas hanno proceduto al sequestro di 1.350 kg di alimenti irregolari.

I 4 provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato in 3 casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in una situazione è stata sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.

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