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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Controlli dei Nas in 40 attività alimentari: sequestri e sanzioni per carenze igienico-sanitarie

Trenta delle attività controllate dai carabinieri sarebbero risultate non conformi: in provincia di Chieti saranno sanzionate tre attività di vendita di alimenti etnici del Vastese

Controlli dei carabinieri dei Nas sulla sicurezza alimentare in 40 attività, tra alimentari etnici, kebab, ristoranti, macellerie, di tutte le province abruzzesi. Trenta di queste sono risultate non conformi per la presenza di gravi carenze igienico sanitarie legate soprattutto all’assenza di adeguate operazioni di pulizia e sanificazione di locali e attrezzature, ma anche allo stoccaggio delle materie prime, alla tracciabilità delle stesse e piani di autocontrollo non adeguati o insufficienti.

Oggi 7 giugno si celebra la “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”. Il comando carabinieri per la tutela della salute nell’ultimo anno ha sottratto dalle tavole degli italiani oltre 8.000 tonnellate di alimenti irregolari di varia natura.

Per la provincia di Chieti sono meno gravi, rispetto alle altre province, le carenze riscontrate durante i controlli. Tre attività di somministrazione e vendita di alimenti etnici del Vastese saranno oggetto di sanzioni amministrative per la presenza di scarsa cura ed igiene di locali, piani di lavoro e celle frigo.

In provincia di Teramo sono stati sequestrati 15 chiili di carne congelata di suino e di agnello priva di ogni indicazione di tracciabilità; sospesa l’attività di un alimentari etnico per l’assenza di requisiti minimi igienico sanitari dei locali dove è stata riscontrata la necessità di interventi di manutenzione straordinaria sia a livello strutturale che di sanificazione. In particolare sarebbe stata rinvenuta la presenza massiccia di derrate alimentari accatastate sul pavimento e in celle frigo tali da non consentire adeguate operazioni di pulizia.

Nell'Aquilano in due macellerie etniche della marsica sarebbero state riscontrate le maggiori carenze igienico sanitarie; in un caso sarebbero stati esposti in vendita prodotti non alimentari tra cui pentolame e calzature e circa 100 kg di merce scaduta (per lo più legumi e spezie) e non tracciata (vegetali in salamoia) per la quale la Asl ne ha disposto la distruzione.

In un secondo caso, oltre a carenze nell’attuazione delle procedure di autocontrollo e alla mancata formazione del personale, sarebbe stata rinvenuta la presenza di circa 13 kg di derrate alimentari e materie prime sfuse prive di indicazioni di tracciabilità che hanno portato l’Asl competente ad adottare un provvedimento di sospensione dell’attività e distruzione degli alimenti.

In provincia di Pescara, infine, presso un kebab sono stati sequestrati 20 kg di pane prodotto artigianalmente e congelato, sembra, senza idoneo abbattitore ed in mancanza di specifiche procedure di autocontrollo.

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