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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chieti Solidale: i lavoratori dicono no ai ricatti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Le lavoratrici e lavoratori della Chieti Solidale, riuniti in assemblea dalle organizzazioni sindacali Cgil Fp, Confsal Fp e Usb Pi, nel ribadire la propria netta contrarietà alla riduzione dei servizi sociali adottata dall’amministrazione comunale e imposte alla Chieti Solidale con le ceterminazioni del dirigente del III settore del Comune di Chieti del 26 ottobre scorso, prendono atto favorevolmente dell’operato delle organizzazioni sindacali Usb Pi, Confsal Fp e Cgil Fp, che nel corso di più incontri con l’azienda sono riuscite ad attenuare i disagi per i dipendenti e la cittadinanza riducendo di fatto la percentuale dei tagli dal 27% medio stabilito dalle predette determinazioni al 12% medio. L’assemblea, nell’esprimere la propria preoccupazione per la grave situazione in cui l’azienda/srl Chieti Solidale è stata trascinata dall’operato dell’amministrazione comunale che ha scaricato sulla stessa costi e passività (asili nido non ancora aperti, trasporto scolastico ecc.) che dovrebbero essere altrimenti imputati respinge con fermezza il ricatto che la maggioranza in consiglio comunale ha esplicitato più volte con dichiarazioni sulla vendita della farmacia di Filippone, ossia se non si arrivasse alla vendita della stessa “vi saranno ulteriori dismissioni e danni da pagare in particolare dai dipendenti della Chieti Solidale”. Questo atteggiamento è inaccettabile e indegno da parte di amministratori comunali e le lavoratrici e i lavoratori invitano l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene ad assumersi, non solo politicamente, tutta la responsabilità di quanto sta accadendo alla città e auspicano fortemente che la farmacia di Filippone non venga venduta poiché, e tutti lo sanno, se a Chieti i servizi sociali minimi continuano ad essere garantiti ed erogati è perché la Chieti Solidale, anche soprattutto con i proventi delle farmacie, sopperisce al mancato trasferimento dei fondi dall’amministrazione comunale, che continua ad avere un debito di circa 4 milioni e mezzo nei confronti dell’azienda. Inoltre, l'assemblea esprime la propria preoccupazione circa l’attuale stato di incertezza della Asm Chieti Solidale, trasformata in srl, ma senza ancora un consiglio di amministrazione, senza un presidente e senza un direttore con cui poter interloquire sulle numerose materie di contrattazione, e ancora senza un Piano industriale e di attività per il prossimo futuro della stessa srl. Nonostante la disponibilità dimostrata dall’attuale direttore, in regime di ulteriore proroga ma in scadenza definitiva tra pochi giorni, la mancanza di interlocutori rappresentati della nuova srl unitamente alla drammatica situazione relativa ai tagli, alla mancata attivazione di taluni servizi, alla vendita della farmacia rappresentano una grave preoccupazione per il personale della Chieti Solidale pronta a qualsiasi azione e soluzione per la salvaguardia del proprio lavoro e dei servizi in questa Città.

Le lavoratrici ed i lavoratori della Chieti Solidale USB PI CGIL FP CONFSAL FP F.to Silvio Di Primio Giuseppe Rucci Smeraldo Ricciuti

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