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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Fossacesia

Prima trafugano il Bambinello dal presepe di Fossacesia, poi si pentono e scrivono una lettera: "Perdonateci, è stato un atto di stupidità"

Il sindaco Di Giuseppantonio, che aveva sporto denuncia: "Mi aspetto da loro una telefonata chiarificatrice prima di fermare l’azione d’indagine avviata dagli uomini dell’Arma"

Chiedono scusa al sindaco e ai cittadini per il gesto stupido e vandalico i responsabili del trafugamento della statua del Bambin Gesù dal presepe allestito in piazza Fantini a Fossacesia e ritrovato in un altro allestimento dedicato alla natività nei pressi dell’abbazia di San Giovanni in Venere.

Con una lettera anonima, indirizzata al sindaco Enrico Di Giuseppantonio, infilata sotto la porta d’ingresso dell’ufficio Anagrafe e Stato Civile, in via Marina, gli autori del gesto sensa senso scrivono: “Volevamo innanzitutto scusarci per il nostro gesto giudicato come un atto di vandalismo. Il nostro non voleva essere un gesto mirato ad offendere la religione o ad urtare la sensibilità altrui, bensì solo un gesto di goliardia fatta tra amici per ridere senza rendersi conto delle conseguenze morali e legali che avrebbe comportato questo gesto fatto con troppa superficialità. Dato che non abbiamo arrecato alcun tipo di danno al Bambin Gesù ma l’abbiamo semplicemente spostato da un posto ad un altro – si legge ancora nella lettera, scritta al computer – sempre nei confini del paese, anche in un luogo visitato come l’abbazia, in modo che sicuramente sarebbe stato ritrovato. Chiediamo ulteriormente scusa ai cittadini che si sono ritenuti offesi per questo gesto barbarico e speriamo che la comunità possa perdonare questo atto di stupidità”.

Il trafugamento era stato segnalato domenica scorsa dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio che aveva sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione. “Ho apprezzato il pentimento degli autori – commenta il primo cittadino - ma mi aspetto da loro una telefonata chiarificatrice prima di fermare l’azione d’indagine avviata dagli uomini dell’Arma. Mi auguro che qualcuno di loro si faccia sentire per capire meglio cosa li ha spinti a spostare il Bambinello. Io,non rivelerò a nessuno le loro identità. Intanto, apprezzo davvero la loro lettera”.

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