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Cronaca Centro Storico / Largo Martiri della Libertà

11 febbraio: l'Anpi di Chieti ricorda i martiri della libertà

I soci della ricostruita sezione “Alfredo Grifone” di Chieti hanno sostato in piazza martiri della Libertà in raccoglimento davanti alla lapide, cantato alcuni inni partigiani e deposto un mazzo di fiori

A Chieti, nell'immediato secondo dopoguerra, per impulso dell'avvocato Domenico Spezioli, esponente del Partito d'Azione, fu collocata una lapide in pieno centro storico, tra la sede della Provincia e Questura, Cassa di Risparmio ed i portici che hanno ospitato per lunghi anni “Il Banco di Napoli”, oggi “Intesa S. Paolo”, in una piazza di non grandi dimensioni chiamata successivamente, così la racconta lo storico teatino Filippo Paziente, “Piazza Martiri della Libertà”.

Nel lungo elenco dei trucidati dai nazifascisti, i nomi dei 9 giovanissimi antifascisti catturati dai nazisti in seguito alle delazioni di squadristi locali al servizio della banda comandata dal famigerato tenente Mario Fioresi. I 9 partigiani furono torturati, poi processati da un tribunale tedesco e condannati all'impiccagione. Pena poi commutata in fucilazione, in seguito all'intervento dell'Arcivescovo di Chieti Giuseppe Venturi, che avvenne nella cava di argilla di Colle Pineta di Pescara, esattamente 70 anni fa, l'11 febbraio 1944.

In occasione di questa ricorrenza, diversi soci della ricostruita sezione A.n.p.i. “Alfredo Grifone” di Chieti hanno sostato in raccoglimento davanti alla lapide, cantato alcuni inni partigiani tra i quali “Bella ciao” e “Fischia il vento” e deposto un mazzo di fiori.

La sezione A.n.p.i. preparerà adeguate iniziative il 25 aprile prossimo, 69esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

Presidio antifascista in piazza Martiri della Libertà

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