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Sicurezza pubblica nella stagione estiva: vigilanza e prevenzione per gli incendi boschivi

Il prefetto Mario Della Cioppa ha presieduto il Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica

Si è svolto mercoledì 28 giugno in prefettura il Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Mario Della Cioppa nel corso del quale si sono messe a punto le misure operative relative a due importanti tematiche: 
i servizi di vigilanza e tutela dell’ordine e sicurezza pubblica in provincia per la stagione estiva, come è noto, particolarmente intensa soprattutto nelle costa e le attività di prevenzione delle forze di polizia per gli incendi boschivi per la stagione estiva.

Oltre ai componenti effettivi del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, Hanno preso parte alla riunione il presidente della Provincia, nella sua duplice veste di sindaco di Vasto, Francesco Menna, il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, il questore di Chieti, Francesco de Cicco, il delegato del comandante provinciale dei carabinieri, Pietro D’Imperio, il comandante provinciale della guardia di finanza, Michele Iadarola, i sindaci dei comuni costieri di San Salvo, Casalbordino, Francavilla al Mare, Fossacesia, Torino di Sangro, Rocca San Giovanni, Ortona il comandante della Forestale, Tiziana Altea, il comandante dei vigili del fuoco, Massimo Barboni e il comandante della Stradale, Tommaso Vecchio.

Quanto al primo punto, dopo una analisi dettagliata delle necessità, soprattutto per i mesi di luglio ed agosto, peraltro già oggetto di una prima preventiva valutazione alla fine di aprile, nel corso della quale erano stati individuati i rinforzi necessari da aggiungere alle forze territoriali per la gestione dei servizi potenziati di pattugliamento, sono state stabilite le linee di azione che le Forze di Polizia dovranno seguire per assicurare un adeguato piano di vigilanza e di controllo straordinario del territorio, nei luoghi di massima aggregazione di persone.

In particolare, l’azione straordinaria di controllo del territorio, assicurata delle Forze di Polizia, sarà diretta nelle aree di Vasto San Salvo, Chieti Scalo, Fossacesia e Francavilla, mediante un numero superiore di pattuglie rispetto alle attuali, che opereranno  procedendo sia ad una razionalizzazione dei servizi ordinari che con le risorse pervenute dai rinforzi estivi in numero di circa 24-26 unità, così suddivise: 15 per i carabinieri, 5 per la guardia di finanza, le rimanenti assegnate alle pattuglie dei reparti prevenzione crimine della polizia, attive giornalmente, nel numero di 2-3, per complessive 4-6 unità.

Il piano straordinario è già stato varato e convertito, operativamente, con ordinanza del questore che, in perfetta intesa con i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, provvederà a calibrare i servizi settimanalmente, in base alle diverse esigenze, coinvolgendo anche le Polizie Locali, che si occuperanno specificatamente dei controlli degli esercizi pubblici e del rispetto dei provvedimenti sindacali emessi per la gestione della movida durante l’estate.

Il prefetto ha richiesto ai sindaci intervenuti di valutare l’opportunità di emanare specifiche ordinanze sindacali in materia di “somministrazione di bevande alcoliche”, “ di “regolamentazione degli orari di chiusura dei locali e di gestione dei rumori e della musica” a tutela dei residenti nelle aree interessate e del riposo notturno, tenendo in debito conto le iniziative prese dai sindaci dei comuni limitrofi, al fine di omogeneizzare i provvedimenti, nel rispetto, naturalmente, delle peculiarità di ciascuna realtà territoriale e di estendere, per quanto possibile e nel rispetto dei propri ordinamenti, l’orario di impiego della polizia locale nelle ore serali, tramite apposite progettualità, per i due mesi estivi. 

Quanto al secondo punto sono stati richiamati i seguenti aspetti: necessità che tutte le amministrazioni coinvolte contribuiscano, ciascuna per la parte di rispettiva pertinenza, ad assicurare l’efficacia degli interventi, anche con forme di collaborazione tra le componenti, istituzionali e non, del sistema di protezione civile, assicurando un approccio integrato e coordinato; relativamente alle aree e ai periodi a rischio, intensificazione delle attività di controllo del territorio da parte delle forze di polizia, unitamente alla polizia locale, d’intesa con le amministrazioni competenti, nell’ottica di un ulteriore miglioramento delle procedure di comunicazione con la sala operativa dell’agenzia regionale di Protezione civile, preposta al coordinamento delle attività antincendio boschivo, al fine di individuare appositi modelli di intervento per le zone particolarmente esposte agli incendi e per limitare i rischi per la pubblica e privata incolumità; 

richiamo di massima attenzione ai Sindaci sull’estrema importanza dell’azione che i Comuni devono condurre nelle attività di prevenzione sui propri territori, attraverso l’istituzione ed il successivo aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, la predisposizione e l’aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento al rischio di incendi di interfaccia urbano rurale, oltreché nella definizione delle procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile, nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli di rischio e nelle attività di informazione alla popolazione;

l’aggiornamento dei piani di emergenza, anche di carattere speditivo, per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boschive o, comunque, suscettibili di innesco, nonché l’adozione di mirate iniziative di protezione dei siti di particolare interesse paesaggistico, archeologico e culturale, con specifico riguardo a quelli caratterizzati da significativi flussi di persone. In tale contesto, risulta fondamentale anche un’opportuna informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, delle associazioni di categoria, come ad esempio quelle degli agricoltori e degli allevatori, circa le corrette norme di comportamento per la salvaguardia personale e dell’ambiente.

richiesta agli enti proprietari e le società concessionarie delle strutture stradali e ferroviarie, di predisporre, per i rispettivi tratti di competenza, idonei interventi volti alla manutenzione e pulizia dei tratti lungo le reti viarie e ferroviarie, assumendo, altresì, ogni utile iniziativa volta a garantire una tempestiva informazione su eventuali problemi di viabilità e mobilità, connessi a incendi boschivi che interessino aree limitrofe alle reti di rispettiva competenza, al fine di limitare le ripercussioni sul traffico veicolare e/o ferroviario e le criticità per gli utenti. Analoga raccomandazione è diretta ai sindaci, nel territorio di competenza, anche attraverso una specifica vigilanza delle proprietà private, che devono impegnarsi nella manutenzione del proprio verde.
Inoltre, è stato richiesto alle forze di polizia di elevare al massimo le attività informative dirette ad “intercettare” eventuali soggetti malintenzionati che con la loro azione possono innescare incendi, sia tenendo sotto stretto controllo le persone già note, in tal senso, alle stesse forze di polizia e potenzialmente pericolose, che per scovare altri potenziali piromani, attraverso una specifica attività di pattugliamento del territorio, anche in area montana, da parte delle componenti specialistiche, quali ad esempio i carabinieri forestali.

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