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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Variante al Prg del Comune di Atessa, il Tar dà ragione al Comune: "Gli uffici agirono correttamente nel richiedere la nomina di un commissario"

Constatato il conflitto di interessi della quasi totalità dei consiglieri comunali di allora, l'ufficio tecnico si rivolse alla Regione: respinto il ricorso presentato nel 2022 da due consiglieri non rieletti

Il tribunale amministrativo regionale di Pescara, con sentenza depositata nei giorni scorsi, ha dichiarato l’improcedibilità del ricorso presentato, nel 2022, dagli allora consiglieri comunali Carmine Fioriti ed Enzo Pellegrini contro il Comune di Atessa.

Il ricorso riguardava l’iter  seguito dall’ufficio tecnico comunale per l’adozione del progetto di variante al Piano Regolatore Generale. Al centro del contendere, in particolare, vi era la scelta dell’ufficio che, constatato il conflitto di interessi della quasi totalità dei consiglieri comunali di allora - tutti proprietari, in via diretta o familiare, di beni immobiliari ad Atessa - aveva predisposto la delibera con cui si richiedeva alla Regione la nomina di un commissario straordinario per l’adozione della variante al Prg, variante fortemente voluta dall’amministrazione "Uniti per Atessa". 

Il Sindaco Giulio Borrelli così commenta la nuova pronuncia favorevole all’ente: “Abbiamo sempre avuto la massima fiducia nell’operato dell’ufficio tecnico comunale, la bontà amministrativa del cui operato è stata nei fatti integralmente confermata dalla sentenza del Tar Abruzzo. Era palese l’incompatibilità della maggioranza dei consiglieri comunali a votare il provvedimento. Sulla base di questo dato evidente, nell’ottica di garantire come sempre il massimo rispetto della legge, la nostra amministrazione aveva fatto proprio il parere dell’ufficio tecnico comunale - cui va il nostro ringraziamento - e chiesto quindi alla Regione la nomina di un commissario super partes per l'adozione del piano".

Con la sentenza dei giorni scorsi, il TAR Abruzzo ha fatto adesso integralmente proprie le conclusioni ribadite a più riprese dalla difesa del Comune, assistito in giudizio dall’avvocato Andrea Filippini, che, oltre all'infondatezza nel merito del ricorso proposto dai due consiglieri, considerato il palese conflitto di interesse, ha rilevato come i due ricorrenti, non rieletti nelle ultime elezioni comunali, non avevano più alcun titolo per contestare l’operato dell'ufficio municipale. 

“Aver fatto chiarezza in sede giudiziaria” - conclude il sindaco Borrelli - consente ora di procedere all’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune (quello attuale è datato e ha molte lacune) che consentirà alla nostra comunità di garantire nuovo sviluppo urbanistico e commerciale, nel rispetto dei valori di sostenibilità e tutela del territorio”. 

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