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Domenica, 28 Aprile 2024
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Per Ryanair l'aeroporto d'Abruzzo non è in discussione: l'intervista al country manager per l'Italia Mauro Bolla

Dal 2001 a oggi sono stati 8mlioni i passeggeri transitati dallo scalo regionale per Ryanair e la stagione "Summer" porta una rotta in più e un aumento di frequenza di voli per 120 ore settimanali. Sarà un nuovo record di crescita (7 per cento): "Con lo scalo abbiamo fatto un ottimo lavoro e sono certo che sarà sempre meglio. Una criticità? La tassa comunale, il governo deve cancellarla"

Torna il collegamento Francoforte Hann di Ryanair per l'estate 2024 per un totale di 16 rotte (5 nazionali e 11 internazionali), una in più rispetto all'anno scorso. Incrementa anche la frequenza dei voli per un totale di 120 ore a settimane per un sette per cento in più di traffico rispetto al 2023 con la compagnia che con un investimento di 100milioni di dollari, baserà all'aeroporto d'Abruzzo un aeromobile B737. Frequenze che aumenteranno ad esempio per Barcellona con quattro voli a settimana cui si aggiungono anche, altro esempio, i due per Varsavia.

Dal 2001 a oggi sono stati 8milioni i passeggeri Ryanair transitati per l'aeroporto d'Abruzzo 

A fornire i numeri è Mauro Bolla, country manager Ryanair per l'Italia e il Mediterraneo orientale che intervistato da IlPescara sottolinea come il rapporto con il nostro scalo si possa definire storico. Un rapporto iniziato nel 2001 con il volo per Londra che ancora oggi c'è, e che in 23 anni ha visto passare per lo scalo regionale 8milioni di passeggeri. Da rilevare, sottolinea, anche il confronto tra i dati pre-covid e quelli attuali: tra il 2019 e il 2023 la crescita è stata del 45 per cento.

Nessuna intenzione dunque di investire meno, ma anzi di accompagnare la crescita che lo stesso aeroporto ha registrato in termini di passeggeri con il nuovo record segnato proprio nel 2023 quando a transitare sono stati oltre 870mila passeggeri e cioè il 21,9 per cento rispetto al 2022. Un quadro all'interno del quale si inserisce anche il dato del 2024 per cui la compagnia, spiega Bolla, rappresenta il 90 per cento delle quote di mercato dello scalo. Numeri che si traducono anche in incoming, cioè in una ricaduta turistica per l'Abruzzo, sottolinea. In un quadro a tinte positive un problema comunque c'è ed è un problema, spiega Bolla, che riguarda tutti gli aeroporti e che un peso maggiore ce l'ha proprio su quelli regionali: la tassa comunale.

Il chiarimento sul volo per Torino e i numeri in crescita rispetto al pre-covid

Pescara rappresenta dunque una roccaforte per la compagnia irlandese, a Bolla chiediamo, perché siano stati diversi i voli rimodulati con una frequenza inferiore come avvenuto nel caso di Torino.

“Quest'estate ci saranno sei voli settimanali con tre frequenze, le stesse del 2022 e due in più rispetto al 2021”, spiega sottolineando che dunque, in realtà, non vi sarebbe stato alcun cambiamento sostanziale. “A livello europeo – aggiunge – nonostante questa estate ci sarà una grande richiesta c'è meno capacità delle compagnie. Noi siamo l'unica che continua a investire tanto che il nostro piano di crescita prevede entro il 2034 di arrivare a 300milioni di passeggeri e avere 800 aeromobili: oggi ne abbiamo 600 e coniamo 183 milioni di passeggeri. Proprio alla luce di questo – prosegue – bisogna vedere quanto di buono si è fatto a Pescara con quel sette per cento in più che supererà il record dell'anno scorso nella prossima estate e quel 45 per cento di crescita rispetto al pre-covid e cioè al 2019 quando le rotte erano 11 e 80 i voli settimanali. Oggi abbiamo cinque rotte in più (compresa l'estiva Francoforte Hann) e 40 voli settimanali in più”.

Dati positivi che ci spingono anche a chiedere se ci sarà possibilità di tornare ad avere il volo per Parigi, ma questo ragionamento si farà se ci sarà un incremento della domanda.

Le difficoltà di crescita determinate dalla tassa comunale: "Danneggia gli scali regionali, auspichiamo sostegno anche da quello abruzzese in questa battaglia"

Dunque il bilancio è positivo, ma possibile che criticità non ce ne siano? Una c'è ed è comune in realtà, sostiene Bolla, a tutti gli aeroporti italiani con però ricadute più “pesanti” su quelli regionali. Se c'è qualcosa che rallenta le possibilità di crescita sono i costi aeroportuali e in particolare la tassa comunale che li farebbe letteralmente lievitare. “Siamo stati i primi a iniziare questa battaglia e ci piacerebbe se l'aeroporto d'Abruzzo così come tutti gli scali regionali ci sostenessero. Per ogni passeggero ogni aeroporto paga 6 euro e 50: un costo che potrebbe sembrare nulla, ma che moltiplicati su tutti i numeri può arrivare a rappresentare il 30 per cento del costo aeroportuale totale. Una situazione – spiega ancora il country manager Ryanair – mettono gli scali italiani in una posizione si svantaggio rispetto a quelli europei dove questa tassa in realtà non c'è e che grava soprattutto sugli scali regionali fino ad avere un peso molto grande sul costo del biglietto”.

Il Friuli Venezia Giulia lo ha tolto dal primo gennaio e come emerso dalla stampa la risposta positiva è stata pressoché immediata tanto che “abbiamo già portato 7 nuove crescite con una crescita che è stata del 50 per cento. È un ostacolo enorme alla crescita – chiosa Bolla -. Abbiamo già fatto diverse proposte al governo per rimuoverla da tutti gli scali”, aggiunge rimarcando che anche alla luce del caso “Friuli” auspica che soprattutto i piccoli aeroporti combattano questa stessa battaglia.

Gli auguri di Bolla al nuovo direttore: "Certo che darà continuità alla crescita"

Presto, assicura Bolla, sarà a Pescara per incontrare il nuovo direttore dello scalo Luca Bruni con cui comunque, fa sapere, sono stati già diversi i contatti telefonici. “Con lo scalo abbiamo fatto un ottimo lavoro e con un ulteriore persona nel team sono certo che potrà fare anche meglio. A lui va il mio in bocca al lupo. Sono convinto che farà bene e che lo scalo crescerà ancora. Per noi è importante ribadire – conclude - quanto di buono sia stato fatto fin qui con un aeroporto con cui c'è un rapporto ormai storico”.

Queste le sedici le rotte della “Summer 2024”: Alghero, Milano, Bruxelles, Catania, Memmingen, Barcellona, Francoforte, Cracovia, Malta, Düsseldorf, Bucarest, Praga, Londra, Trapani, Torino e Varsavia.

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