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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Obiettivo raggiunto per "Liberi subito": più di 5mila abruzzesi firmano per la proposta di legge sul suicidio assistito

Ora l'ufficio di presidenza del consiglio regionale si occuperà della conformità delle firme, dopodiché la commissione di garanzia dovrà esprimersi sull'ammissibilità dell'iniziativa dell'associazione Luca Coscioni e infine inizierà il lavoro del consiglio regionale, che avrà 6 mesi di tempo

Raggiunto l'obiettivo delle 5mila firme necessarie per la proposta di legge regionale sul suicidio assistito, promossa dall'associazione Luca Coscioni per regolamentare l'aiuto medico alla morte volontaria. La campagna "Liberi subito", partita il 1° marzo scorso, terminerà oggi, con l'ultimo tavolo di raccolta firme all'Aquila. 

Dopodiché, la proposta di legge sarà depositata e affidata all'ufficio di presidenza del consiglio regionale per la verifica della conformità delle firme. Successivamente, passerà alla commissione di garanzia che esprimerà parere sull’ammissibilità della proposta. Infine, il consiglio regionale avrà sei mesi di tempo per iniziare la discussione della legge popolare.

Oltre all’Abruzzo, anche Piemonte, Emilia Romagna e Veneto hanno raggiunto la soglia di firme necessarie per il deposito della proposta di legge in consiglio regionale. 

"Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 5.000 persone che in Abruzzo hanno sottoscritto la proposta di legge regionale 'Liberi subito'. Un risultato ottenuto nonostante gli impedimenti dovuti alle condizioni meteorologiche avverse e ai ritardi burocratici sulle richieste di occupazione di suolo pubblico”, commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni.

“Il consiglio regionale - aggiungono - avrà l'occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti dell’Abruzzo in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà”

“Una mobilitazione straordinaria in Abruzzo che, per la prima volta, porta in discussione in consiglio regionale una legge dai cittadini per i cittadini”, commenta Riccardo Varveri, coordinatore regionale della campagna. “Nonostante cinque weekend di stop dovuti al maltempo e alcuni ostacoli posti dalla burocrazia - evidenzia - oggi possiamo festeggiare il superamento di quota 5.000 firme, le stesse che deve raccogliere la regione Lombardia, nel doppio del tempo, ma con dieci volte tanto la popolazione abruzzese. Un esercizio di democrazia incredibile nella nostra terra. Un ringraziamento particolare va alle decine e decine di volontari che si sono attivati e hanno dedicato tempo a questa raccolta. Sono loro i veri protagonisti della campagna. Alle varie realtà che si sono attivate e hanno sostenuto questa legge di civiltà, nel nome della libertà individuale. Ora la regione non potrà ignorarci: se la forma di democrazia in cui viviamo è rappresentativa, allora la voce di queste oltre 5.000 persone deve essere ascoltata”.

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