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"Protesta inascoltata": sit-in della polizia penitenziaria a Lanciano

I sindacati annunciano la manifestazione mercoledì 26 maggio contro "la totale inadeguatezza dell’organico assegnato all’istituto di Lanciano e l’apertura ingiustificata di nuovi reparti detentivi"

Sit-in della polizia penitenziaria di Lanciano il 26 maggio, dalle ore 10 alle 12, davanti al carcere per denunciare tutto ciò che non va.

Ad annunciarlo i sindacati Sappe Osapp, Uilpa-p.p., Uspp, Fns-Cisl, Fp-Cgil, Sinappe “dopo più di 3 mesi di protesta inascoltata” e dopo che il direttore della struttura peniteziaria di Lanciano è stato costretto ad imporre il ricorso al terzo turno per garantire o la fruizione delle ferie estive.

Le motivazioni alla base delle recriminazioni del personale sono le seguenti: “la totale inadeguatezza dell’organico assegnato all’istituto di Lanciano;l’apertura ingiustificata di nuovi reparti detentivi, senza tenere in alcuna considerazione la necessità di personale per la gestione degli stessi;la mancanza di almeno 20 unità per il funzionamento “regolare” della struttura; l’obbligo a prolungare i turni lavorativi fino a 8, 10 o più ore in contrasto con l’aumento dei posti di servizio imposto dall’amministrazione; l’impossibilità oggettiva di garantire i diritti dei lavoratori e perfino la fruizione delle ferie estive è a rischio”.

“Questa inaccettabile situazione – proseguono le sigle sindacali - è il frutto di un’opera di costante e persistente disinteresse da parte dell’amministrazione penitenziaria verso i lavoratori, non dimentichiamo che mentre l’ormai ex direttore insieme all’ex capo del dipartimento festeggiavano in pompa magna l’apertura di un nuovo reparto detentivo nel 2018 NOI protestavamo di fronte all’istituto per quello che di lì a poco sarebbe divenuto realtà, l’impossibilità di garantire i diritti ai lavoratori”.
 

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