Reddito di libertà regionale, la presidente dell'associazione antiviolenza: "Fondi insufficienti per il numero di donne seguite"

"Non conoscendo la proposta nei particolari, posso esprimere un parere di principio, condividendo sì la necessità di supportare le donne vittime di violenze nel percorso di reinserimento nella vita e nella società in modo concreto. Mi sembra però assolutamente insufficiente lo stanziamento di fondi poiché il numero delle donne seguite dai centri antiviolenza nella regione è impressionante".

Lo ha detto, all'agenzia Adnkronos, Patrizia Di Rocco, presidente dell'associazione I colori dell'Iride, che opera in provincia di Chieti, riguardo la proposta di legge presentata dalla consigliera regionale di Fratelli d'Italia Sara Marcozzi, per l'istituzione, a livello regionale, del reddito di libertà a sostegno delle donne vittime di violenza. A disposizione, al momento, ci sarebbero 100mila euro.

I colori dell'Iride è realtà che da anni lavora, in Abruzzo, al fianco delle donne, anche vittime di violenza.

"So di altre proposte di legge che dovrebbero riguardare soprattutto la prevenzione - aggiunge Di Rocco - magari ce ne sono altre. Auspico che ci sia una trasversalità nella volontà politica che porti a leggi utili che non buttino fumo negli occhi, ma sostengano davvero il centro antiviolenza e le donne e i minori in stato di grande bisogno. Occorrono sicuramente fondi sia per la prevenzione che per il sostegno economico alle donne, case rifugio e occasioni di formazione professionale. Troppe donne sono vittime di promesse mentre poche sono le azioni concrete e durature nel tempo. Il grande lavoro svolto dai centri antiviolenza e dalle associazioni di volontariato, come la nostra, incontrano difficoltà proprio nella soluzione definitiva dei problemi delle donne".