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A Chieti primo intervento di bypass gastrico con il robot “da Vinci Xi”

Effettuato dall'équipe della Chirurgia generale oncologica dell’ospedale 'SS. Annunziata' su una paziente affetta da obesità patologica

È stato eseguito all'ospedale SS. Annunziata di Chieti, nei giorni scorsi, il primo intervento di bypass gastrico con il sistema robotico “da Vinci Xi” su una paziente affetta da obesità patologica. A eseguirlo è stata l’équipe della Chirurgia generale oncologica di Chieti, diretta da Liberato Aceto.

L’unità operativa esegue di routine interventi di chirurgia bariatrica con tecnica laparoscopica e ha ottenuto recentemente il riconoscimento di “centro nazionale accreditato per la chirurgia dell’obesità” da parte della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob).

 La chirurgia bariatrica rappresenta oggi uno dei nuovi campi di applicazione della chirurgia robotica seppure con numeri ancora in crescita. 

«Attraverso la chirurgia robotica - spiega Liberato Aceto - vi è un’ottimizzazione della visione, ovvero un’osservazione più precisa, tridimensionale, con un’immersione totale nel campo operatorio. In ambito bariatrico è possibile raggiungere aree non sempre facilmente raggiungibili in sicurezza attraverso i canali tradizionali. Il robot annulla il tremore e la visione instabile dell’uomo e questo permette di eseguire procedure che difficilmente in condizioni normali si potrebbero eseguire con potenziamento dei movimenti umani».

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La dissezione e la sutura robotica danno potenziali vantaggi nel prevenire il rischio di perdite, sanguinamento e altre complicanze chirurgiche, determinando rilevanti benefici in termini di tempo operatorio, durata della degenza ospedaliera e curva di apprendimento.

«L’utilizzo del robot - prosegue il direttore della Chirurgia generale oncologica e, da pochi giorni, del Dipartimento chirurgico della Asl Lanciano Vasto Chieti - consente di effettuare gli stessi movimenti della chirurgia open, anzi di andare oltre, perché i bracci robotici hanno la capacità di muoversi all’interno dell’addome del paziente a 360°, cosa che non può fare la mano dell’uomo. Inoltre la qualità delle anastomosi che devono essere effettuate dipende dalla prestazione della suturatrice automatica in laparoscopia, mentre con il robot a fare la differenza è la manualità del chirurgo. La chirurgia robotica può essere considerata un approccio sicuro ed efficace sia nella chirurgia bariatrica primaria sia in quella revisionale». 

In particolare nella chirurgia bariatrica revisionale e nelle procedure chirurgiche complesse, l’approccio robotico potrebbe avere potenziali benefici in termini di complicanze chirurgiche e curve di apprendimento.


 

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