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Domenica, 28 Aprile 2024
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“Più del 60% dei ragazzini a scuola sono cretini”: imbarazzo al comizio, l’associazione Asperger condanna le parole del candidato sindaco

"Grave attacco ai bambini e giovani del candidato sindaco di Casoli” così l’associazione che in Abruzzo si occupa dei bambini autistici stigmatizza le parole che il dottor Giovanni Vassalli ha usato per offendere la concorrenza politica paragonando questa ai giovani studenti

“Non è che non fanno perché non hanno voglia, non sono capaci. Sono dei mentecatti, povera gente, lasciateli perdere. Purtroppo i professori non lo possono più dire, ma lo sanno benissimo che più del 60% dei ragazzini che vedono sono cretini, non possono andare avanti”.
Le parole che il candidato sindaco di Casoli, Giovanni Vassalli, ha usato durante un comizio per offendere la concorrenza politica paragonando questa ai giovani studenti scatenano l’indignazione dell’associazione Asperger Abruzzo.

“Il 21 settembre a Casoli, durante il comizio della lista Rinnovamenti, si è consumato un nuovo schiaffo ai bambini, ai giovani studenti in difficoltà, alle nostre famiglie – il commento della presidente Marie Helene Benedetti -. Uno schiaffo a mano aperta al 60% degli studenti”.

Parole che l’associazione definisce raccapriccianti e che non vuole lasciar passare in sordina. “Parole gravissime – insiste l’associazione - ma ancor più pesanti se pronunciate dalla bocca di un medico che per giunta vuole rappresentare i cittadini della sua città, quindi anche i bambini, compreso il 60% degli studenti che vorrebbe vedere abbandonati ai margini della società. Il dottore Giovanni Vassalli, candidato sindaco, per offendere la concorrenza politica ha paragonato questi ai giovani studenti affermando che quando i professori a scuola dicono “Il ragazzo non si applica, non ha volontà” in realtà “E' cretino! Non gli manca la volontà, è scemo!”. Per poi rincarare la dose sempre riferendosi ai ragazzi a cui viene detto che non si applicano. I candidati della sua lista potevano in qualche modo riprendere le gravissime affermazioni, ma hanno preferito appoggiarle applaudendo e ridendo.

Queste parole ci arrivano come una pugnalata perché sono esattamente i concetti che combattiamo ogni giorno contro medici di base, pediatri, professori, maestri e società. Il dottor Vassalli, con le sue affermazioni, ha gettato anni di lotte nel fango di una piazza plaudente e divertita. Queste sono parole che la maggior parte delle nostre famiglie si sono viste piovere addosso prima di ricevere una diagnosi, parole che distruggono ogni speranza di futuro per il bambino e il genitore che le ricevono, parole che calpestano l'autostima e limitano ogni possibilità di recupero del bambino condannato all'etichetta di ‘cretino, scemo, incapace, mentecatto’.

Per la presidente di Asperger Abruzzo è stato “rivoltante” sentire un medico che insegna ad un comizio che i bambini con difficoltà sono scemi. “Quando un ragazzo non si applica, quando ad un ragazzo manca la volontà - ricorda - i fattori possono essere molteplici, ad esempio possiamo trovarci davanti un giovane che ha disturbi dell'apprendimento, un invisibile e camuffato autismo ad alto funzionamento non diagnosticato, un disturbo della concentrazione che, a causa di medici non preparati, professori non informati, o semplicemente persone come il dottor Vassalli, colme di antichi e dannosi preconcetti, rischiamo di perdere questo giovane colpendolo proprio sulla parte fondamentale della sua persona: l'autostima". 

E conclude: "Al dott. Vassalli e alla sua lista divertita chiediamo delle sentite scuse al 60% dei ragazzi ed alle nostre famiglie con la promessa di non nominare più i giovani come fossero spazzatura da abbandonare ai margini della società”.


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