La guida ai ristoranti del Gambero Rosso premia l'Abruzzo: Romito è il migliore, De Angelis la ristoratrice dell'anno

Lo chef abruzzese Niko Romito ha ottenuto le Tre Forchette della guida Ristoranti 2019 del Gambero Rosso, con il punteggio più alto fra i locali in lizza quest'anno, 96 centesimi: una conferma rispetto all'anno scorso. Fra i riconoscimenti spicca anche un'altra eccellenza abruzzese, il primo ristorante diffuso d'Italia, il D.One di Montepagano, antica frazione di Roseto degli Abruzzi (Teramo), che ha conquistato il premio Ristoratore dell'anno, assegnato all'ideatrice del progetto, Nuccia De Angelis. A lei il merito di aver recuperato un borgo medievale a rischio, con l'alta ristorazione. 

Il riconoscimento dei Tre Gamberi è andato invece alla Vecchia Marina, sempre a Roseto degli Abruzzi (Teramo). Altri due abruzzesi per il premio che riconosce il miglior rapporto qualità-prezzo, allo storico La Bandiera di Civitella Casanova (Pescara) e Tosto di Atri (Teramo). 

Spiegano i curatori:

Sperimentazione, ricerca, laboratorio delle idee. Solo così si costruisce il nuovo e si acquista identità. È questo il sottile filo rosso che attraversa la migliore ristorazione italiana.

Per essere vincenti bisogna andare a pescare nella memoria, nel nostro passato più remoto e renderlo contemporaneo. In nome di una cucina solo apparentemente semplicissima. La concretezza e l'immediatezza dei sapori è in realtà frutto di un magico mix di storia e tecnica. Sapori netti e, a far da cornice, un servizio di sala e di cantina agile per una piacevolezza d'insieme che è diventata la vera arma vincente della ristorazione italiana.