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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Guerra in Ucraina, è scontro in provincia di Chieti per le frasi su Putin: "Inviata una lettera all'ambasciatore russo"

A Monteodorisio il consigliere comunale Stefano Moretti chiede scusa all’ambasciatore per le "parole insulse pronunciate” da Luigi Di Maio. Interviene il vicesindaco

La guerra in Ucraina scatena polemiche sul consigliere comunale di Monteodorisio, Stefano Moretti, che ha inviato una lettera a Roma all’ambasciatore della Federazione Russa, Sergey Razov, per porgere le scuse, a nome suo "e di milioni di italiani ed europei per le parole insulse pronunciate” dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, nei confronti di Vladimir Putin

“Sono dispiaciuto per il Presidente Putin, per Lei, per la Federazione Russa ma soprattutto mi vergogno, sì, mi vergogno profondamente dall’essere rappresentato al governo del mio paese da un personaggio del genere”. Ha dunque invitato l’ambasciatore a far visita a Monteodorisio.

Così, in una nota, la vicesindaco Angela Menna: “Per quanto il Consigliere sia libero di esprimere il proprio pensiero, (a differenza di Paesi dove anche questo diritto, purtroppo, viene negato), oltretutto sulla grave situazione che ha ormai minato l’intero equilibrio ucraino e la stabilità internazionale, nonché di appellarsi all’art.9 comma 1 e comma 2 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale il quale recita che ‘I Consiglieri hanno diritto di iniziativa su ogni argomento che riguardi la comunità locale’, esercitando tale diritto mediante la presentazione di ‘proposte di deliberazione, emendamenti alle proposte deliberative iscritte all’ordine del giorno del consiglio, interrogazioni, interpellanze, mozioni’, lo stesso consigliere ha forse dimenticato quanto indicato qui sopra e che il dialogo e l’ascolto delle reali esigenze dei cittadini rappresentano le basi della buona politica”.

“Non è il momento di perdere tempo sulla discutibilità o meno delle parole del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e dunque sul suo stile comunicativo - prosegue Menna - allo stesso modo, non entro neanche nel merito delle argomentazioni storiche che si celano dietro alla grave situazione ucraina alla quale stiamo assistendo, ma la priorità indiscussa è che dai negoziati si giunga ad una soluzione immediata per cessare il fuoco, garantire la pace e la sicurezza mondiale. Trovo raccapricciante il comunicato stampa di Moretti per due motivi: le parole sono state pronunciate da un consigliere comunale, seppur di minoranza; il confronto con i cittadini è venuto meno. Non si può amministrare un paese senza una proficua collaborazione con la cittadinanza”.

“Pensiamo sempre di avere il diritto di essere nati nella parte più fortunata del mondo, se solo ci mettessimo per un attimo dal punto di vista di chi in questo momento sta subendo massacri, assistendo inesorabilmente a bagni di sangue, a bambini che vengono arrestati per aver portato fiori di fronte all’ambasciata ucraina a Mosca e se solo considerassimo l’enorme mole di informazione oscurata, il numero ingente di giornalisti messi a tacere, forse tutto sarebbe diverso. Mi permetto di ricordare al Consigliere Moretti che se solo si fosse ritrovato a vivere in dittatura, quasi sicuramente non avrebbe avuto la possibilità di esprimere il proprio pensiero liberamente e ricorrere alle sue dirette Facebook. Mi domando a tal proposito quale sia la posizione del primo cittadino in merito alle agghiaccianti dichiarazioni del Consigliere Moretti. L’aspetto aberrante - conclude Menna - è essersi fatto portavoce di un’iniziativa che non è affatto condivisa dalla maggior parte dei cittadini di Monteodorisio, paese dove vivo e nel quale raccolgo costantemente le loro istanze in qualità di consigliera di opposizione “.

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